In Italia le opposizioni non se la passano affatto bene. Nonostante la convinzione mostrata su chissà quale rottura tra il centrodestra e gli italiani dopo la vittoria delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, i partiti al di fuori della maggioranza da oltre un anno si trovano nella palude: non riescono a muoversi, restando così immobili e senza la forza di invertire una fase di declino. Da una parte la coalizione di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia vanta ancora un periodo positivo; dall'altra le opposizioni non riescono a fare breccia nel cuore degli elettori e dunque sono colpite da uno stato di salute assai precario.
Gli italiani bocciano le opposizioni
La fotografia sul momento attraversato dai partiti che non fanno parte dello schieramento politico di centrodestra all'interno del Parlamento è stata scattata dal noto sondaggista Renato Mannheimer attraverso un'analisi pubblicata sulle colonne di Italia Oggi. La domanda di fondo è semplice: che giudizio hanno gli italiani dell'operato che in questi 12 mesi ha caratterizzato l'azione dei partiti contro il governo guidato da Giorgia Meloni? La risposta è tanto scontata quanto eloquente: il responso è negativo.
Dai numeri emerge una netta critica nei confronti del profilo delle opposozioni. Il 57% degli intervistati (sondaggio Eumetra per Piazza Pulita del 2 novembre 23 su di un campione rappresentativo dell'elettorato) ha dato un giudizio insufficiente, contro il 38% di chi invece ha espresso una valutazione positiva. Tuttavia Mannheimer si è voluto concentrare in particolar modo sul giudizio rilevato tra gli elettori appartenenti ai partiti che non vedono di buon occhio l'esecutivo Meloni: anche in questo contesto la maggioranza ha un'opinione sfavorevole.
Prendendo in considerazione il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle, non può passare inosservata la prevalenza di critici che nei fatti corrisponde al 54% di posizioni negative verso l'operato dell'opposizione nel primo e al 58% nel secondo. E non è finita qui: nei giorni scorsi Elly Schlein ha puntato l'attenzione sulla necessità di catalizzare il voto degli indecisi per scongiurare il fenomeno negativo dell'astensionismo. Peccato però che proprio da quel bacino arrivi una valutazione ancora più severa: tra chi si dichiara indeciso su cosa votare, ben il 72% boccia l'operato dell'opposizione bollandolo al di sotto del 6.
L'ostilità tra gli elettori Pd e M5S
Un altro aspetto su cui si è soffermato Mannheimer riguarda gli atteggiamenti diversi tra le diverse componenti dell'opposizione, nello specifico tra gli elettori di Pd e M5S. Il 63% degli elettori grillini riserva un parere negativo per l'azione di Elly Schlein; situazione diametralmente opposta per il 50,3% della galassia dem che invece non nasconde una valutazione positiva per Giuseppe Conte. La convergenza è invece lampante nella bocciatura all'indirizzo di Carlo Calenda e Matteo Renzi.
È soprattutto sui temi politici principali che gli elettorati di Partito democratico e Movimento 5 Stelle risultano essere ostili. Il 59% dei grillini non condivide le scelte di politica economica del Pd; il 58% non gradisce la postura dem sul conflitto tra Ucraina e Russia; il 57% non è soddisfatto sulla posizione nell'ambito della guerra in Medio Oriente. Il caos tra Pd e M5S si riflette anche nei rispettivi elettorati, con l'asse giallorosso che diventa sempre meno stabile. Un'azione unitaria delle opposizioni sembra essere utopia, l'insoddisfazione degli elettori verso le opposizioni è una certezza.
Nota del sondaggio:
a) Sondaggio realizzato da Eumetra MR SpA;
b) Committente Banijaý Italia srl;
c) Estensione territoriale: nazionale;
d)
e) Interviste effettuate nel periodo 1 novembre 2023 con meotodo CAWI;
f) Il sondaggio è disponibile qui.
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