Roma - È la piazza «cattiva», che il governo contrasta, che fa paura, e da cui potrebbero spuntare frange estreme che vogliono esasperare la rabbia. Eppure ci sono quelli che «stanno con i Forconi». E non sono pochi. Italiani, non facinorosi. Gli intervistati, per esempio, di un sondaggio svolto da Rai2 dal risultato sorprendente, mandato in onda nel corso dell'ultima puntata di Virus di mercoledì. Chi sta con i Forconi? L'80,9% degli intervistati ha risposto di comprendere la protesta di autotrasportatori e agricoltori, il 19,1% di essere contrari. Sarà la fotografia troppo nitida di un Paese arrabbiato, un'inquadratura parziale, ma comunque un punto di vista che scuote. La paura della piazza è inferiore alla disillusione, alle rivendicazioni. Anche se quella stessa piazza è in effetti sotto stretto controllo dei servizi, perché da lì potrebbero avanzare gruppi di eversione o cani sciolti che puntano a destabilizzare il Paese, oltre che il governo.
Eppure una parte dell'elettorato avverte: questa piazza viene criminalizzata forse perché non è di sinistra? Spazio azzurro, uno dei luoghi di discussione online più noti del centrodestra, sposa questa linea. I sostenitori sono tutti pro-Forconi, e invitano Silvio Berlusconi a non lasciarsi condizionare da chi considera scandaloso incontrare i rappresentanti della protesta. Scrive per esempio Stefano: «Presidente, ascoltiamo le ragioni dei forconi, siamo anche noi degli inascoltati. Cambiamo l'Italia e buttiamo giù quel governo». Il Moderato, a proposito dell'ideologia al contrario: «La piazza, questa volta, non è di sinistra ed ecco che i soliti giornali di regime fanno di tutto per screditarla».
È questo quanto ripete un'ampia parte degli elettori di Forza Italia, non ci sono dubbi: dietro a questa piazza c'è l'esasperazione degli imprenditori e delle famiglie soffocate dalle tasse. Quindi arrivano gli inviti espliciti. Un frequentatore che si chiama «Coraggio» scrive: «Silvio incontra i forconi! Salva l'Italia!». E «non siate complici» rincara: «Non basta stare all'opposizione ma dovete dimettervi e scendere in Piazza anche voi insieme agli Italiani!».
Lia aggiunge: «Mentre gli italiani manifestano la loro esasperazione i Soloni si chiedono se la protesta è politicamente corretta! patetici». «Non euro» incita: «Avanti con gli amici forconi, veri italiani». Più avanti ancora si legge: «Il palazzo si è chiuso a riccio. Non ascolta il popolo. Ma la protesta è vera, la gente non ha più lavoro e il governa pensa a sé».
L'idea è che il dissenso sia messo a tacere in questo momento più che mai. «L'Italia è in fermento - scrive Sempre Gino - Non per la ripresa. Siamo in strade e piazze per protesta. Qualcuno riferisca a Letta e Napolitano. Forse sono distratti dai doni di Natale!». Gabriele Rusciano: «L'asse Letta-Napolitano ha vinto ancora. Dobbiamo ora schierarci apertamente con i forconi».
Anche sul sito forzasilvio.it c'è empatia nei confronti del movimento dei Forconi. Adriana Lioci: «Attenzione, i forconi sono gente comune che non ne può più di questi politici, sono assolutamente come noi». Mauro Suriano: «Presidente, vorrei che lei appoggiasse i veri forconi, i veri imprenditori in crisi e i veri cittadini stanchi della politica e delle tasse».
A fine giornata, su Spazio azzurro un crescendo: «Cari giornalisti, i forconi forse sarebbe meglio chiamarli con il loro vero nome: italiani stufi».
Sulla pagina Facebook di Silvio Berlusconi infine il dibattito è aperto, ma la condivisione delle ragioni di piazza emerge spesso. «Gli autrasportatori - avverte Francesca Fiorentini - fanno solo il traino ad un movimento di famiglie disperate».
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