Italicum, Renzi: "A un passo dall'accordo" Telefonate tra il Cav e il sindaco

Il segretario Pd: "Incontro col Cav? Siamo al gossip delle agende". Sull'Italicum: "Dettagli facilmente risolvibili". La Boschi punta il dito sui "piccoli": "Sono loro che frenano"

Italicum, Renzi: "A un passo dall'accordo" Telefonate tra il Cav e il sindaco

Matteo Renzi prova a gettare acqua sul fuoco dopo l'arrivo in Parlamento della bozza di legge elettorale messa a punto insieme a Silvio Berlusconi. "Siamo al gossip delle agende", ha detto il segretario Pd, "E il problema non è se ci incontriamo o no. Ora il problema è che è stata fatta una bozza di accordo che è un passo in avanti molto importante". I due, in realtà, si sono sentiti spesso al telefono durante la giornata (come rivelano fonti parlamentari) e il sindaco ha cancellato la riunione di segreteria programmata per domattina forse in previsione di un incontro con Cavaliere

Ma sull'Italicum - all'esame della commissione Affari costituzionali di Montecitorio che giovedì dovrebbe passare il testo all'Aula della Camera - Renzi si dice fiducioso: "Ci sono discussioni aperte su dettagli secondo me abbastanza facilmente risolvibili. Sarebbe un peccato perdere l’occasione", ha detto il sindaco di Firenze, "Ora la palla è in mano al Parlamento. I piccoli partiti chiedono un rinvio. Vediamo cosa deciderà la presidente della Camera. Tutto quello che doveva essere fatto è stato fatto, anche da parte del Pd, con riferimento al ritiro degli emendamenti". E in serata, ospite di Ballarò, si spinge oltre: "Siamo veramente a un passo, è lì, siamo lì pronti a chiudere. Come si fa a buttar via questa occasione? Sarebbe anche un modo per tradire i tre milioni di italiani che sono andati a votare alle primarie".

La legge sta per vedere la luce, ma i nodi da sciogliere non sono pochi e il sindaco non lo nega e prova a rilanciare: "Credo che il problema non sia fare un nuovo incontro, il problema è se riusciamo a stringere adesso e anche se riusciamo a vincere le procedure parlamentari, che mi confermano una volta di più, per come sono complicate e farraginose, che bisogna superarlo il bicameralismo perfetto. Siamo veramente a un passo, è lì, siamo lì pronti a chiudere perché questa legge elettorale, il cambio delle regole, le riforme costituzionali valgono più di una finanziaria, sono soldi e credibilità per l’Italia".

Così, mentre alla Camera la commissione Affari costituzionali si prepara a due lunghe sedute notturne, continuano le trattative tra Forza Italia e Partito democratico. Il nodo più spinoso resta quello delle soglie di sbarramento e del premio di maggioranza.

Quest'ultimo - stabilito al 35% - potrebbe salire al 37% per evitare la bocciatura della Corte costituzionale. Per il secondo punto il centrodestra ha presentato un emendamento subito bollato come "salva Lega" e che potrebbe essere mitigato da un leggero calo delle soglie di sbarramento.

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