L’INDAGINE

La procura di Roma aprirà quasi certamente un fascicolo processuale in merito alle affermazioni del ministro dell’Economia Giulio Tremonti relative alla sensazione di essere «spiato, controllato, pedinato» espressa in un colloquio con la «Repubblica» a proposito della vicenda della casa da lui occupata, fino a poco tempo fa, nel centro di Roma. I vertici di piazzale Clodio, secondo quanto si è appreso, hanno esaminato oggi le parole del ministro e stanno ora valutando l’apertura di un fascicolo per accertare se Tremonti sia stato vittima di spionaggio. Probabilmente il tutto accadrà all’inizio della prossima settimana. Nel colloquio con «Repubblica» il ministro ha riconosciuto di aver fatto «una stupidata» e nel rammaricarsi ha detto di assumersi «tutte le responsabilità».

«In quella casa non ci sono andato per banale leggerezza - ha aggiunto il ministro - il fatto è che prima ero in caserma, ma non mi sentivo più tranquillo». Se, come sembra, gli inquirenti di piazzale Clodio decideranno di procedere il titolare del dicastero di Via XX Settembre potrebbe essere convocato come persona informata sui fatti per approfondire le sue sensazioni.

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