L'allarme di Nordio: "Così avremmo una Repubblica dei pm"

Il ministro della Giustizia interviene al congresso degli avvocati penalisti e avverte: la magistratura rischia una "sconfitta politica"

L'allarme di Nordio: "Così avremmo una Repubblica dei pm"
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Il terzo dei quattro sì alla separazione delle carriere è arrivato pochi giorni fa in parlamento ma Carlo Nordio sa che alla fine dell’iter costituzionale la sorte della riforma della giustizia sarà appesa al referendum confermativo, che molti prevedono per marzo prossimo.

Così, il ministro della Giustizia lancia un avvertimento pesante: "Se dovesse vincere il 'no', se ci fosse l'alleanza con la magistratura, non sarebbe una vittoria del centrosinistra, ma delle Procure e noi torneremmo ancora a una Repubblica sottomessa o condizionata dai magistrati e questo sarebbe un vulnus per la stessa parte politica che lo ha sostenuto".

Il Guardasigilli parla al ventesimo congresso dell'Unione delle camere penali italiane (Ucpi), tra gli avvocati che sostengono da sempre la riforma tanto cara al centrodestra, in particolare alla Forza Italia che con Silvio Berlusconi ci ha scommesso per prima molti anni fa.

Avremmo, dice in sostanza Nordio, una Repubblica dei pm se il referendum affossasse la separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti. E, aggiunge il ministro, "sarebbe pericoloso anche per la magistratura, perché se si 'politicizzasse' entrando in questo dibattito con un connotato non tecnico, non giuridico, ma politico, se venisse sconfitta la sua sarebbe una sconfitta politica, e le sconfitte politiche non sono indolori, anzi, purtroppo si pagano".

Il Guardasigilli è stato per decenni pm e parla sulla base dell’esperienza maturata nella sua vita precedente all’avventura politica.

"Quindi - afferma - il mio auspicio è di tenere bassi i toni, come sempre auspicato anche dal Presidente della Repubblica, ma di dare a questo referendum che ci sarà, e penso che sarà in primavera, il suo significato reale: quello di una discussione pacata, civile e tecnica su quello che è un argomento giuridico-istituzionale".

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