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L'Annunziata ci ricasca Ora aspetta la morte del Cav

Nuovo scivolone della giornalista mentre commenta le esequie della Thatcher in diretta: "Da noi dobbiamo attendere la scomparsa di un leader che divide"

L'Annunziata ci ricasca Ora aspetta la morte del Cav

Le ossessioni sono tiranniche e totalizzanti. Non vanno tanto per il sottile, si prendono il campo e passano sopra tutto senza troppe sfumature. Magnifiche o no, le ossessioni sono assolute. A costo di causare sgradevoli infortuni a chi ne soffre. Di portare a commettere gaffe e inciampi difficilmente perdonabili. Lucia Annunziata, per dire, è recidiva. E se due indizi non fanno ancora una prova, tre possono essere sintomo di una piccola patologia politica. Prendete quello che la conduttrice di Raitre ha detto ieri mattina: una situazione analoga a quella creatasi in Gran Bretagna con la scomparsa di Margaret Thatcher da noi potrebbe verificarsi solo con la morte del nostro leader politico «più divisivo».
Il direttore dell'Huffington Post era ospite dello Speciale TgLa7 di Enrico Mentana per commentare i funerali della Lady di ferro. Seppur non nominato esplicitamente, il riferimento al leader «più divisivo» era chiaramente rivolto a Berlusconi. Durante tutta la cronaca della cerimonia Annunziata era parsa corrucciata. Fino a scivolare nel periglioso paragone. Le ossessioni sono così: il loro protagonista spunta a sorpresa dal fiume carsico che attraversa la psicologia di chi le patisce. In quel momento il Cav era lontanissimo dai pensieri di tutti gli altri presenti, l'editorialista de La Stampa Marcello Sorgi, l'economista Alberto Mingardi e Mentana che ha cambiato rapidamente discorso. Nello studio di La7 è calato un silenzio di gelo. L'inopinata incursione nelle divisioni politiche di casa nostra era più che pretestuosa. Tracciare un parallelo tra la Thatcher e il Cavaliere un azzardo maldestro. Ancor peggio disegnare uno scenario apocalittico di divisione del nostro Paese evocando la scomparsa di Berlusconi. Maliziosamente, si potrebbe intravedervi un malcelato augurio di morte. Non sarà stato certamente così. Ma la scivolata rimane clamorosa.
Verrebbe quasi da dire che Miss Gaffe ci ha preso disgusto. Nonostante pochi giorni fa sia stata svelata la sua richiesta di sanatoria di un abuso edilizio nel comune di Anacapri, la conduttrice di In mezz'ora insiste nel voler impartire lezioni di etica politica. Incorrendo tuttavia in questi sgradevoli svarioni. Anzi, forse è proprio un eccessivo nervosismo a far perdere la misura di certi confronti. Il centrodestra tutto è fumo negli occhi per il direttore del prestigioso Huffington. Qualche mese fa, era il 7 novembre, durante uno Speciale di La7 sulle elezioni americane diede del «perfetto cretino» a Giuliano Ferrara che l'aveva sollecitata ad un commento. A metà marzo in diretta tv Annunziata timbrò i politici del Pdl con l'appellativo di «impresentabili» sparato in faccia al segretario Angelino Alfano. Da allora lo scontro è a tutto campo. Qualche giorno fa Emilio Fede ha dichiarato che Lucia Annunziata «non sa fare televisione perché non è spontanea». Forse lo è solo quando deve colpire la parte politica che non le aggrada.

Ma da una giornalista di lungo corso come lei ci si aspetterebbero doti maggiori di controllo delle proprie ossessioni.

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