Angelino Alfano tende la mano a Silvio Berlusconi: "Io sono per l’unità del nostro partito e sto lavorando per questo e sono convinto che sia la strada giusta. Confido che Berlusconi rilanci con noi il Pdl con un profondo rinnovamento. Credo che sia la strada più giusta".
Avanti con le primarie, insomma. Un modo per rinnovare un partito di cui il Cavaliere resta fondatore e presidente. Ma, come il segretario ripete da tempo, se l'ex premier decidesse di tornare in prima linea, non ci sarebbe discussione sul candidato: "Essendo state fissate per la sua successione, se c’è lui...", ha detto Alfano che, in attesa che il Cav sciolga le riserve, "proseguo la mia campagna elettorale". Del resto l'ex Guardasigilli è cosciente del periodo difficile che sta attraversando il partito. "Le primarie le stiamo svolgendo con una certa sofferenza", ammette, "Ma è una campagna elettorale. Io credo che le primarie siano appunto campagna elettorale, ma non vanno usati toni da comizio. Ognuno di noi deve impegnarsi a dire cosa ritiene utile fare per l’Italia perché per vincere gli elettori bisogna convincerli a votare per noi chiarendo cosa intendiamo fare su due punti: valori ed economia".
Quel che è chiaro, per Alfano, è che "senza il Pdl presente in un qualsiasi alleanza non si può battere la sinistra.
Non si può battere Bersani e vincere senza che il Pdl sia tra i protagonisti: ci sono due modi per far vincere la sinistra: o votare per loro oppure dividerci noi. Il nostro obiettivo è la riunificazione dell’area moderata che condivide gli stessi valori"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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