L'arringa ai tifosi dalla cella: «Non dovete vergognarvi»

Dal carcere arringa ancora i tifosi. «La Sardegna e tutto il mondo attorno al Cagliari Calcio - fa sapere il patron rossoblù - deve vivere questo momento a testa alta, i tifosi non devono avere nulla da vergognarsi, abbiamo fatto il possibile per dare loro uno stadio». Per la Procura di Cagliari Cellino avrebbe fatto anche più del possibile, minacciando gli amministratori locali del comune di Quartu dove sorge l'impianto dello scandalo, Is Arenas. Breve riassunto della querelle con manette: il Cagliari giocava al Sant'Elia, che però cadeva a pezzi. Meglio traslocare. Dove? Cellino si mette in testa di costruire un gioiello tutto suo, come la Juventus a Torino. Acquista un terreno a Elmas ma arriva l'alt dell'Enac: il prato sarebbe troppo vicino alle piste di volo. Non se ne fa niente. E la grandeur emigra a Quartu. Però anche qui c'è un problema: lo stadio, che c'è già, ma dev'essere sottoposto ad un robusto maquillage, sorge vicino a uno stagno frequentato dai fenicotteri rosa.
La zona è a rischio, ma Cellino parte con il progetto. Il resto è cronaca: i lavori procedono spediti e per l'inizio del campionato 2012-2013 Is Arenas è quasi pronto. Quasi. Domenica dopo domenica, goccia a goccia, Cellino combatte con prefettura, questura e organismi sportivi per far giocare la squadra. Succede di tutto fra partite perse a tavolino, ricorsi al Tar e una squadra, il Cagliari costretta ad improvvisarsi globetrotter in giro per l'Italia pur di poter disputare il campionato in attesa di una sistemazione definitiva che tarda ad arrivare. Parlando con il presidente della Lazio Claudio Lotito, Cellino afferma: «Vuoi costruire uno stadio? Ti faccio dare un'autorizzazione di struttura amovibile, temporanea, triennale. E poi lo sai che il temporaneo in Italia è sempre definitivo, no?».
Il patron del Cagliari ha fatto i conti senza la magistratura che gli contesta il tentato peculato e il falso. Ma lui non si arrende, sollecitando l'orgoglio della tifoseria.

Oggi è previsto l'interrogatorio di garanzia e intanto si profila all'orizzonte una clamorosa tegola: il sequestro di Is Arenas per presunta violazione della normativa ambientale. La telenovela è ancora lontana dai titoli di coda.

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