Lasciate in pace Falcone e Borsellino, il water d'oro e l'Ue: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: la riforma della giustizia, la corruzione in Ucraina e la tassa di soggiorno

Lasciate in pace Falcone e Borsellino, il water d'oro e l'Ue: quindi, oggi...

- Dice Gennaro Gattuso: "Dobbiamo essere vicini tutti, squadra, tifosi, anche voi giornalisti che fate un bellissimo lavoro: è troppo importante”. Manco per il Presidente della Repubblica si chiede pari attenzione e astensione dalle critiche.

- Fare le Olimpiadi è buono e giusto, Expo dimostra che se i grandi eventi vengono fatti bene portano sviluppo e nuova immagine alla città. Però, dico però: possibile che l’unico modo che conosce la politica per finanziare le opere pubbliche è “mettere più tasse”? A Milano arriverà una tassa di soggiorno fino a 10 euro. Ed è una pazzia. La gabella sarà di 10 euro in alberghi a quattro o cinque stelle, di 7,4 euro in alberghi a tre stelle, di 5 euro in alberghi a due stelle, di 4 euro in hotel a una stella, di 9,5 euro in case per vacanze e locazioni brevi e bed&breakfast, di 7 euro in case per ferie, di 3 euro negli ostelli per la gioventù e nelle aziende ricettive all'aria aperta. Due cosette. Primo, trovo allucinante ragionale così: organizzo l’evento, ti invito a venire in città a visitarla, a spendere, a parlarne bene in giro per il mondo e poi ti sifono con 10 euro di tassa di soggiorno. Al giorno. Una famiglia di quattro persone viene a fare un giro e solo per aver avuto l’idea sa già che, prendendo un appartamentino con Airbnb, gli partono 75 euro solo di gabella. Secondo, mi spiegate perché chi va con Airbnb in locazione breve dovrebbe pagare come un hotel di lusso? Robe da pazzi.


- Solo per dirvi che l’Unione Europea ha dato il via libera ai dazi sui mini-pacchi, un modo per contrastare l’e-commerce low cost che arriva dalla Cina. Ora, posso anche non essere del tutto contrario. Però, dico però: perché nessuno urla all’orrore dei dazi, come fatto quando Trump s’è gettato in quella follia che doveva rovinare il mondo e che invece, alla fine, siamo ancora tutti qui?

- Non so chi sia Timur Mindich, il re delle tangenti ucraine. Non so se le accuse nei suoi confronti siano vere. Non so se il caso provocherà un disastro a Zelensky, anche se di corruzioni sono piene le guerre quasi quanto di morti e pallottole. Però ogni volta che vedo certe foto mi chiedo: ma dove hai il cervello quando pensi di costruirti un water d’oro?

- Sulla riforma della Giustizia invito tutti alla calma. O meglio: a lasciarsi alle spalle la storia. Detto con tutto il rispetto del mondo per due mostri sacri della magistratura, cosa ci importa di cosa pensavano Falcone e Borsellino sulla separazione delle carriere? Ipotizziamo, e non è vero, che entrambi fossero decisamente contrari o decisamente a favore. Può forse un Paese che vuole innovarsi restare ancorato alle idee di due toghe che, purtroppo, non sono più con noi da 33 anni? In mezzo ci sono state: Tangentopoli, la guerra contro Berlusconi, i governi caduti per accuse fasulle, il Sistema di Palamara, Garlasco, eccetera eccetera eccetera. Sarà forse il caso di pensare all’oggi e magari al domani, anziché ravanare inutilmente nel passato? Come abbiamo visto, anche tra i testimonial delle due posizioni, chi oggi pensava A ieri diceva B. E viceversa. Falcone e Borsellino, qualunque cosa pensassero negli anni ’80, oggi probabilmente avrebbero cambiato idea. Confrontiamoci sui temi. Non sulle idee di questo o di quell’altro idolo.

- I contrari ripetono a tambur battente che separare le carriere è inutile perché tanto sono pochi i soggetti che passano da una posizione all’altra. Allora io ribalto la domanda: cosa li spaventa a fare, la Riforma, se tanto riguarda solo una piccola parte della loro categoria? Nella peggiore delle ipotesi, non cambierà nulla. No?

- La riforma cambierà le cose nel breve periodo? No. Ci vorrà del tempo. Servirà che generazioni di magistrati smettano di pensare nell’attuale ottica e si “riconoscano” nei due “ordini” differenti, quello dei pm e quello dei giudici. Solo tra qualche decennio, e qualche decreto attuativo ben fatto, il giudice sarà veramente una persona “terza” e il pm sullo stesso piano dell’avvocato dell’accusa.

- Che poi, siamo tutti sempre spaventati dal rischio di autoritarismo dei governi e delle limitazioni alle libertà che potrebbero imporci i governanti. Ma forse non vi siete resi conto che il potere più grande sulla libertà della gente non è affatto in mano ai politici, ma ai magistrati. E visto che la toga non ti rende automaticamente un santo che non commette mai errori…

- Io l'intervista a Sergej Lavrov, qualsiasi cosa abbia detto, l'avrei pubblicata. Perché una notizia è una notizia. E l'uomo forte del Cremlino è sempre una notizia.

Il Corriere della Sera avrebbe avuto tutti i mezzi per "contestualizzarla" e criticarla: pubblicarla con vicino un commento al vetriolo; sbugiardarla con un fact-cheking brutale; affiancarla ad una intervista a un qualche ministro di Zelensky. Invece, a quanto pare, in Via Solferino hanno preferito cestinarla. Pur sapendo di fare un enorme regalo alla propaganda russa.

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