Berlusconi: "L'avversario è il Pd L'austerity del Prof ha aumentato i reati"

Berlusconi chiede ai suoi di concentrare gli sforzi contro Bersani. E fa appello agli italiani: "Non consegnate il Paese alla sinistra"

Berlusconi: "L'avversario è il Pd L'austerity del Prof ha aumentato i reati"

«Il nostro avversario è Pier Luigi Bersani ed è su di lui che dobbiamo concentrarci». Dopo una settimana nella quale l'attenzione si è focalizzata sulla «salita» in campo di Mario Monti, Silvio Berlusconi pare intenzionato a tarare la sua campagna elettorale e puntare soprattutto su Pd e Sel. Per non dare spazio al Professore, certo, ma anche per evitare che si proponga come «alternativa» al Cavaliere. D'altra parte, non è per caso che in questi ultimi giorni il premier ha più volte affondato su Berlusconi, come pure hanno fatto i suoi compagni di viaggio Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini.
È per questo che il Cavaliere ci tiene a ripetere che gli italiani dovrebbero votare o il Pdl oppure il Pd «in modo che chi vince abbia la maggioranza assoluta». Insomma, vanno «ignorati i piccoli partiti» altrimenti chi vince le elezioni dovrebbe «subire i loro veti e quelli dei loro capi e capetti». Come quello di Casini, per esempio, che ha già mandato a dire a Bersani che se non avrà la maggioranza sia alla Camera che al Senato non potrà fare il premier. È su questo, dunque, che ha intenzione di puntare il dito il Cavaliere. Per polarizzare il confronto elettorale, certo, ma anche per cercare di mettere nero su bianco quello che secondo lui è l'unico vero obiettivo che persegue Monti: avere i voti sufficienti a per poter governare con Bersani.
Uno schema che Berlusconi cerca di scardinare, convinto anche che con i giorni il messaggio passerà. D'altra parte - è il senso dei ragionamenti fatti in questi giorni dall'ex premier - Monti gioca in uno schema a tre in compagni di Casini e Fini che certo non sono né il nuovo né la società civile. Cosa ancor più evidente da ieri, visto che sulla scheda elettorale della Camera saranno presenti i tre simboli differenti ognuno con il nome del rispettivo leader: Monti, Casini e Fini. Insomma, non è un caso che sul Professore Paolo Bonaiuti si limiti dire che del Professore che «è solo un caso d'invasione delle tv» (Radio Anch'io, UnoMattina e Otto e mezzo negli ultimi quattro giorni).

Nel frattempo, prosegue la maratona del Cavaliere che questa mattina sarà intervistato dal sito del Corriere della Sera e che la prossima settimana ha in programma martedì Otto e mezzo, mercoledì Porta a Porta e giovedì Servizio Pubblico che potrebbe davvero fare il boom di ascolti visto che Berlusconi-Santoro è un po' un grande classico come Milan-Barcellona.

E intervistato da Studio Aperto un affondo a Monti comunque non lo risparmia quando dice che il governo del Professore ha portato «ad un'aumento della criminalità» a causa delle «politiche di austerity». Il Cavaliere cita i dati del ministero dell'Interno su furti, scippi e truffe puntando il dito contro «il cinismo dei tecnici che dicevano di voler salvare l'Italia e invece la impoverivano con le tasse mentre la criminalità aumentava e gli arresti sono diminuiti».
Una situazione che Berlusconi promette di cambiare «quando torneremo al governo». «Aboliremo l'Imu e diminuiremo la pressione fiscale sulle imprese e sulle famiglie», dice. Su una cosa, infatti, l'ex premier non sembra avere dubbi e cioè sulla possibilità che il Pdl possa tornare ad essere la maggioranza in Parlamento: «Sono sicuro che gli italiani che sono il ceto medio e la maggioranza non vorranno consegnare il Paese alla sinistra». «Un appello accorato», lo chiama il Cavaliere a votare il Pdl e lui stesso come «unico baluardo contro la sinistra e il suo carico di invidia del ceto medio».


Toni decisi anche sulle alleanze, argomento che in questi giorni tiene banco nel Pdl. L'intesa con la Lega sarebbe molto vicina, mentre per quanto riguarda il Meridione è già fatto l'accordo con Grande Sud, una «sorta di Lega del Sud» come l'ha chiamata il Cavaliere.

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