Legge elettorale, Alfano: "Entro i primi di ottobre arriverà in parlamento"

Il segretario del Pdl preme l'acceleratore sulle riforme. Ma avverte: "Con Bersani al governo torna la recessione"

Il segretario del Pdl, Angelino Alfano
Il segretario del Pdl, Angelino Alfano

Dalla riforma della legge elettorale al futuro del Pdl. Intervenendo alla festa di "Atreju", organizzata dalla Giovane Italia, il segretario Angelino Alfano guarda alle prossime mosse da fare per arrivare alle prossime elezioni politiche con un programma che conquisti gli elettori. Al primo posto, proprio come ha detto venerdì scorso Silvio Berlusconi, c'è la riforma della legge elettorale. "Noi vogliamo che una legge elettorale si faccia presto per restituire ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento - ha spiegato Alfano rispondendo alle domande dell'ex ministro Giorgia Meloni - pensiamo che entro la prima decade di ottobre, come si sta impegnando ad ottenere il presidente del Senato, la legge elettorale nuova ci sarà". Proprio per questo il segretario del Pdl ha lanciato un appello a tutti coloro che, "in modo indiretto, stanno difendendo il porcellum di farlo pubblicamente".

Per quanto riguarda il futuro del Pdl, Alfano ha ribadito che all'interno del partito non esiste il problema di andare oltre Silvio Berlusconi. "Lui è in campo ed ha un indice di notorietà e di fiducia altissimo che lo pone in testa alle classifiche tra i leader", ha affermato l'ex Guardasigilli. "Questo significa che quella del tempo dell’annuncio della sua discesa in campo non è una questione cruciale: con la notorietà che ha non ha bisogno di farsi conoscere dagli italiani". Il punto, per Alfano, sta nelle conseguenze di un'eventuale vittoria del centrosinistra alle prossime elezioni.

"L’Italia è un grande Paese e Berlusconi ha fatto cose importantissime per questo grande Paese", ha spiegato il segretario del Pdl conscio del fatto che "con una sinistra a guida Bersani e dominata dal punto di vista della politica economica dalla Cgil" non ci può essere "un destino per il nostro Paese". "Sarebbe una politica economica tassa e spendi - ha messo in guardia Alfano - sarebbe una politica economica che farebbe precipitare ancor di più il nostro Paese nella recessione".

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