Lei è morta, loro giocano. È lo specchio della vita

Da una parte il cadavere coperto dal lenzuolo bianco, dall'altra l'indifferenza dei bagnati seduti su un telo colorato

Lei è morta, loro giocano. È lo specchio della vita

L'immagine, ogni anno, è un pugno nello stomaco: quel morto sulla spiaggia e attorno gente che continua a prendere il sole. La foto che racconta da una parte il cadavere coperto dal lenzuolo bianco e dall'altra l'indifferenza dei bagnati seduti su un telo colorato fa gridare allo scandalo. Ma questa scena è solo il riflesso cinico della vita che ogni giorno si incrocia con la morte.

È accaduto anche ieri, per due volte. Sulla spiaggia di Formia è morta una turista russa, Valentina Rausman, 78 anni.

A pochi metri dal suo corpo dei ragazzi giocano coi racchettoni. Stessa scena a Vibo Valentia, dove è annegato Abdur Abderhaman, marocchino di 19 anni. Siamo in estate e la morte non «può» disturbare il divertimento. Forse la sera, a casa, arriverà il rimorso. Tardi.

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