Ci sono molti calciatori che mi sono simpatici e molti di più che mi sono assolutamente antipatici, anzi insopportabili e questo al di là del tifo per la squadra del cuore. Francesco Totti, nonostante non tifi per la Roma, è uno di quelli che sa farsi voler bene, perché è una persona modesta che non ha dimenticato le sue origini popolari, è divertente e intelligente nelle risposte e sa essere serio quanto basta, quando è ora. In più ha scelto (o si sono scelti a vicenda) una compagna di vita un po' come lui, una donna in cui convivono, senza fare a pugni, bellezza e simpatia. Neanche a dirlo Francesco e Ilary hanno un debole per gli animali e sono numerose le iniziative a loro favore, magari portate avanti senza trombe e rulli di tamburo.
Quando nacque Christian, il primo figlio della coppia, l'allora sponsor della Roma gli fece un regalo piuttosto originale, anche se conosceva perfettamente l'amore dei due per i cani. Una coppia di Labrador, poi chiamati Flipper e Ariel. Francesco e Ilary decisero di fare imparare ai due cani qualcosa che fosse di utilità sociale. Dal momento che il Labrador, assieme al Terranova, è una delle razze maggiormente adattate al nuoto e più inclini al salvataggio, i due cani cominciarono la loro attività «scolastica» presso la Scuola Italiana Cani da Salvataggio (Sics) e il loro profitto si è dimostrato notevole. Soprattutto Ariel, ormai una vera e propria veterana della scuola, non è la prima volta che si fa onore come «bagnina a quattro zampe». Già nel 2008, ad Ostia, salvò da una situazione pericolosa una ragazza. Ieri mattina, Ariel era a bordo, come di consueto, di una motovedetta delle unità cinofile di soccorso, quando a nord di Civitavecchia una ragazzina e un uomo di 64 anni rischiavano di annegare. Il vento era impetuoso e la bambina annaspava a una trentina di metri dalla riva, mentre l'uomo versava in analogo frangente una dozzina di metri oltre. Scattati immediatamente i soccorsi, Ariel, assieme ad Attila e Mia (tutti Labrador) e ai bagnini di servizio, hanno portato a termine un soccorso da manuale. E così, con queste, sono tre le vite salvate finora da Ariel, mentre soltanto dall'inizio di luglio, sono dodici le persone salvate in acqua dai cani del Sics laziale che conta un «esercito» di 350 cani addestrati, oltre a conduttori e vari volontari che si avvicendano sulle spiagge laziali con gli occhi, le orecchie ( e i «tartufi») ben allertati.
I «Bau-watchers», come sono stati soprannominati, sono tornati a vegliare sulla sicurezza dei bagnanti anche in questa bollente estate del 2012. Si tratta per lo più di Labrador e Golden Retriever, Terranova e Bovari del Bernese, tutti cani di indole buona e generosa, dotati di facilità nell'apprendimento, forza fisica impressionante e naturalmente un'estrema confidenza con l'acqua. Per secoli queste razze (specie il Terranova) era imbarcato sui velieri nordici con il compito di trascinare corde in acqua o salvare vite umane. Non per niente questi cani hanno piedi palmati.
Nel golfo di Baratti, i cani da salvataggio hanno all'attivo due anni d'esperienza e dieci salvataggi, l'ultimo nell'agosto dell'anno scorso quando il Labrador Eva ha riportato sulla spiaggia un tedesco e i suoi due nipotini. Brava Ariel, dunque, bravi tutti questi angeli «pelosi» e bravi a chi, come Francesco e Ilary, la fama non ha oscurato il dono della generosità.
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