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Morto l'ex ministro Luigi Berlinguer

Aveva 91 anni l'ex ministro dell'Istruzione, Luigi Berlinguer, cugino del più noto Enrico ed esponente storico del centrosinistra della Seconda Repubblica

Il presidente dei garanti, l'ex ministro Luigi Berlinguer
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Luigi Berlinguer, ex ministro dell'Istruzione, è morto oggi all'età di 91 anni dopo un lungo periodo di degenza all'ospedale di Siena dove era ricoverato da agosto. Domani il corpo sarà esposto nella sala del rettorato dell'Università di Siena.

Cugino dello storico leader del Pci, Enrico Berlinguer, Luigi è stato anche deputato e senatore per il Pci-Pds-Ds e, dal 2009, europarlamentare del Pd per una legislatura. Negli ultimi anni è stato presidente del Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti. "Apprendo ora con grande dolore della scomparsa di Luigi Berlinguer. E' stato un ministro appassionato di scuola, sempre aperto al dialogo, ha lasciato una traccia importante. Ai suoi cari le mie più sentite condoglianze", è stato il commento del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, su X (l'ormai ex Twitter ndr). Parente "alla lontana" anche di Francesco Cossiga, Antonio e Mario Segni, inizia la sua carriera politica nella FGCI (federazione giovani comunisti italiani) di Sassari e diventa deputato già nei primi anni '60, mentre nel 1972 viene eletto preside della facoltà di giurisprudenza di Sassari. Nel 1973, però, si trasferisce all'Università di Siena dove nel 1985 viene eletto rettore. L'anno seguente diventa membro della Commissione ministeriale per lo sviluppo dell'università.

Nel 1993, lasciando il rettorato di Siena e accetta la nomina a ministro dell'Università e della ricerca scientifica sotto il governo tecnico di Carlo Azeglio Ciampi. Si dimetterà quasi subito, come il collega Vincenzo Visco, per divergenze politiche. Nel 1994 viene eletto alla Camera e assume la guida del gruppo dei deputati “progressisti-federativo”. Viene rieletto anche nel 1996, anno in cui diviene ministro della pubblica istruzione del primo governo Prodi. Incarico che mantiene fino al 2000. Nel 2002, mentre è ancora nel pieno della attività parlamentare al Senato, viene eletto membro laico del Csm in quota DS. Nel 2009, a 77 anni, si candida al Parlamento europeo come capolista per la circoscrizione Nord Est nelle fila del Pd. Debora Serracchiani, membro della segreteria nazionale Pd, lo ricorda così: "Un uomo dal grande spessore intellettuale e umano, vero professore, con una straordinaria capacità di vivere la politica in modo operativo. Nella comune esperienza al Parlamento europeo ho potuto apprezzarne la levatura e l'autorevolezza, e voglio esprimere la mia gratitudine per come, in quei miei passi in un contesto complesso, ha saputo essere per me un riferimento discreto e affettuoso.

Il mio cordoglio alla famiglia e alla comunità accademica".

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