RomaL'aspettavano da settimane, avevano pianificato ogni minuto, ogni istante da passare insieme e domani sarebbero tornati a scuola per raccontare agli altri ragazzi la mini crociera a Barcellona. Invece i quattro giorni da sogno si sono trasformati in un incubo per i liceali dell'istituto «Ettore Majorana», di San Giovanni la Punta, provincia di Catania, che si sono ritrovati a piangere davanti alla bara dell'amico Gabriele. Il ragazzino di 15 anni è morto l'altra notte davanti agli occhi dei compagni di classe, volando giù dal un ponte della nave della Grimaldi Lines, in Spagna.
Non è certa ancora la dinamica, forse legata a un gioco, ma si sa che la tragedia è avvenuta alle 2.30 mentre la Cruise Roma era ormeggiata nel porto di Barcellona. Gli adolescenti, che partecipavano alla gita stage AMare leggere, un'iniziativa che coinvolge cinquemila studenti italiani ed è organizzata dalla compagnia marittima, domenica erano scesi alle 19 e avevano visitato la cittadina. All'una meno un quarto, dopo avere percorso le Ramblas sino a Plaza de Catalunya, erano rientrati in nave. Ma un gruppo è andato sul ponte 11, il più alto, quello che ospita la piscina. Il viaggio d'istruzione, che era iniziato sabato da Civitavecchia e doveva concludersi oggi pomeriggio, doveva essere un'esperienza importante per gli studenti del secondo anno, che oltre a stare insieme in una delle città più belle della Spagna, avevano la possibilità di partecipare a laboratori, proiezioni di film, presentazioni di libri e spettacoli, affiancati da scrittori e giornalisti. Ma è successo l'imprevedibile. Improvvisamente Gabriele ha preso la rincorsa e si è lanciato nel vuoto. Diversi testimoni lo hanno visto superare la ringhiera della nave e perdere l'equilibrio. Sono stati gli stessi compagni a dare l'allarme quando è finito in mare, tra la nave e il molo. Subito sono state avvertite le autorità marittime e locali, che hanno avviato le ricerche. I sommozzatori hanno trovato il corpo un'ora più tardi, ma non c'era più nulla da fare. La polizia in queste ore ha compiuto i rilievi, interrogando i ragazzi che erano con la vittima prima del fattaccio, con gli psicologi messi a disposizione dal pronto intervento catalano. «Una tragedia, una tragedia - ha dichiarato la vice-preside Maria Teresa Rizzo -. Gabriele era uno dei miei studenti. Un ragazzo normalissimo, figlio unico, la madre insegnante, il papà direttore di banca». I genitori sono già arrivati in Spagna. La preside Carmela Marracone ha ripercorso i minuti che hanno preceduto la morte del giovane. «Rientrati da Barcellona è iniziato un insistente vociare - ha spiegato -. Abbiamo rimproverato i ragazzi e tutto è rientrato. Solo dopo abbiamo capito che quell'immediato silenzio c'era stato perché una decina di loro avevano deciso di salire sul ponte. In molti hanno raccontato che Gabriele era euforico o arrabbiato. Ha iniziato a saltellare, a dare manate a destra a manca e, a un certo punto, ha fatto una repentina rincorsa, di pochi secondi. Ha raggiunto la ringhiera della nave, si è appoggiato e facendo leva sulle mani, ha perso l'equilibrio compiendo un volo dal ponte di oltre 10 metri». «Increduli i compagni hanno chiesto aiuto. Sono certa che si sia trattato di una bravata finita male - ha concluso Marracone -. Non credo avesse bevuto: la nave era chiusa e non c'erano bar aperti e durante la passeggiata alle Ramblas non ci siamo fermati un istante. Lo ha fatto in cabina? Non lo so, ma lo escludo, così come lo hanno escluso anche i loro». Anche dalla Grimaldi Lines parlano di bravata o incidente perché «da quella parte della nave si può cadere solo se ci si sporge dalla balaustra».
Liceale annega in mare «Giocava» sul ponte durante una crociera
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.