RomaIl governo pone la fiducia anche sul decreto sanità. Il testo è stato modificato rispetto alla stesura originaria: via la deroga per il settore sanità alla riforma delle pensioni del ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Cancellata anche la possibilità di rimanere in servizio fino a 70 anni se richiesto. Eliminata pure le norme che si volevano introdurre per scoraggiare il gioco d'azzardo soprattutto tra minori. Niente fondo per la cura della ludopatia finanziato dai giochi e l'introduzione della tessera sanitaria per le slot in modo da bloccare il gioco ai minori. Norme stralciate perché altrimenti il provvedimento non avrebbe ottenuto il via libera della Commissione Bilancio preoccupata dalla previsione di minori entrate per lo stato legate al giro di vite su giochi e scommesse.
È il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ad annunciare che oggi per la quarantesima volta - un vero record - l'esecutivo Monti chiederà di votare la fiducia per un provvedimento che altrimenti rischierebbe di affrontare tempi lunghissimi. «Non ci sono problemi di compattare la maggioranza - assicura Balduzzi -. Ma in commissione abbiamo affrontato oltre 900 emendamenti e la fiducia si impone per i tempi rigidi di conversione del decreto». Il ministro assicura che non ci sono problemi ma in realtà la sua decisione ha suscitato commenti durissimi.
Protesta Domenico Di Virgilio, vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera. «La commissione Affari sociali aveva avvicinato il dl ai bisogni dei cittadini ma la commissione Bilancio ha annullato il nostro lavoro - spiega Di Virgilio -. Il decreto è contraddittorio in molti punti e all'insegna del risparmio sulla pelle dei cittadini». In particolare Di Virgilio critica la decisione di eliminare l'introduzione dei defibrillatori, veri e propri salvavita, in scuole e università perché la copertura finanziaria, un incremento della tassazione sui tabacchi, è stata giudicata «inidonea».
Per Antonio Palagiano, capogruppo Idv in Commissione Affari sociali, la fiducia sul decreto «è uno schiaffo al Servizio sanitario nazionale ed ai cittadini».
Balduzzi è soddisfatto perché l'impianto sostanziale del provvedimento ha retto anche se non è escluso che dopo il voto di fiducia alla Camera sia il Senato ad imporre modifiche al decreto. Restano le norme per la medicina del territorio e i medici di medicina generale: copertura dell'assistenza 24 ore su 24 grazie alle aggregazioni tra professionisti di diverse specialità. A costo zero. Restano pure le norme sulla tracciabilità degli introiti per la libera professione degli ospedalieri. Giro di vite sugli alcolici con il divieto di vendita ai minori di 18 anni con multe salate per chi trasgredisce e anche la sospensione della licenza. Per quanto riguarda le bibite zuccherate rimane l'obbligo di portare dal 12 al 20 per cento il succo naturale contenuto nelle bevande analcoliche a base di frutta.
Pronti a scendere in piazza il 27 ottobre i sindacati dei medici perché, dice lo Snami, il decreto mina il servizio sanitario nazionale e il rapporto tra medico e paziente. L'Anaoo-Assomed attacca: «Sanità e cittadini non possono essere ostaggio di gruppi di potere e mistificazioni ragioneristiche».
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