
«Il teatrino a cui stiamo assistendo è triste, Pd e Verdi riescono nell'impresa di farsi prendere in giro persino da chi hanno candidato. Il Comune non ha bisogno di pagliacciate ideologiche». Il capogruppo della Lega Alessandro Verri commenta il «surreale» rifiuto della capomissione della Flotilla Margherita Cioppi (in alto a destra) alla candidatura all'Ambrogino d'Oro, depositata dal verde Carlo Monguzzi e dalla capogruppo Pd Beatrice Uguccioni. L'avrebbero portata fino in fondo, alla lista dei premiati sul palco del Dal Verme il prossimo 7 dicembre, per accontentare la sinistra pro Pal. Ma ieri da Cioppi è arrivato il «no, grazie». Nonostante «ritenga importante il riconoscimento dell'azione politica della Global Sumud Flotilla da parte del Consiglio comunale», premette, «penso che in questo momento si possa accettare questa onorificenza. Il Comune non ha ancora reciso il gemellaggio con Tel Aviv. Non è con le onorificenze che si dimostra da che parte stare ma con le azioni concrete. Fino a quando non si muoverà per porre fine a quel gemellaggio, mi parrebbe complicato accettare qualsiasi premio». Fa riferimento alla mozione sullo stop ai rapporti con Tel Aviv bocciata dall'aula lunedì scorso. Monguzzi, che l'ha votata con Cucchiara e Gorini dei Verdi, mostra di appoggiare la scelta: «Capisco benissimo, il Comune non può pensare di fare tutto e il contrario di tutto». Il rifiuto mette in imbarazzo i dem che hanno votato contro come il centrodestra o si sono astenuti. Uguccioni dichiara: «Mi spiace, non è stato colto il valore politico della proposta» dell'Ambrogino che «riconosceva l'impegno dei milanesi all'azione umanitaria, tra i quali membri Pd» come il consigliere regionale Paolo Romano. Lunedì è stato firmato l'accordo di pace, «con l'evoluzione degli eventi si è deciso di fermarsi un momento sullo stop al gemellaggio». Tecnicamente ieri non era più possibile ritirare la candidatura ma a questo punto viene considerata morta e sepolta. E il sindaco Beppe Sala in mattinata, a poche ore dalla scadenza delle nomination, ha bacchettato sui social i consiglieri, invitandoli al rispetto del Regolamento («che avete fatto voi») sugli Ambrogini: «Sono prerogativa dell'aula, ma va premiato chi con atti di coraggio e abnegazione civica abbia in qualsiasi modo giovato a Milano. Volete candidare Trump, faccio solo un esempio? Fatelo, ma la politica per prima deve rispettare le regole». Non ha citato la Flotilla, in modo un po' pilatesco secondo il leghista Samuele Piscina che ha proposto il presidente Usa proprio in risposta alla candidatura Pd-Verdi e che ribatte: «Pronto a ritirare Trump quando loro rinunciano alla Cioppi». Francesco Rocca di FdI ricorda a Sala che «la sinistra da tempo non ricorda il regolamento: tendini, esponenti dei centri sociali, Flotilla, tutte scelte puramente ideologiche arrivate dalla maggioranza».
La lista dei premiati uscirà da un «conclave» dei capigruppo a metà novembre. Ieri a mezzogiorno è scaduto il termine per le candidature e ne arrivate (tramite 337 mail o lettere) 280 complessive, di cui 109 di persone fisiche (29 donne e 82 uomini, due sono di coppia), 31 alla memoria (8 donne e 23 uomini), 140 proposte per soggetti collettivi. Tra le Medaglie alla Memoria spuntano il sindaco Paolo Pillitteri, Giorgio Armani (che però l'aveva ricevuto in vita), Lea Pericoli, l'ex 5 Stelle Patrizia Bedori. Alessandro De Chirico di Forza Italia ha proposto Maria Cristina Gallo, 56 anni, morta sei giorni fa a causa di un tumore diagnosticato con otto mesi di ritardo a causa della mancata consegna dell'esame istologico, «ha trasformato la sua drammatica vicenda personale in una battaglia civile per il diritto alla salute» e contro la malasanità. La leghista Silvia Sardone ha proposto invece Cecilia De Astis, la 71enne investita e uccisa da un'auto pirata con a bordo 4 minori rom. Tra i nomi in lizza per l'Ambrogino ci sono il direttore del Tg La7 Enrico Mentana, proposto dal consigliere di Azione e membro della Comunità ebraica Daniele Nahum (anche) perché si è sempre rifiutato di usare il termine genocidio riferito a Gaza. Gianluca Comazzi (Fi) ha proposto Dan Brown, il critico d'arte Vittorio Sgarbi, l'attrice Matilde Gioli, Nicola Berti, le «Famiglie Sospese» che difendono il diritto a entrare negli alloggi bloccati dalle inchieste sull'urbanistica. Alessandro Giungi (Pd) candida Altropallone che apre una biblioteca dello sport dedicata a Gianni Mura.
Tra i candidati Dan Peterson proposto da Luca Costamagna del Pd, l'agente Christian Di Martino che rischiò la vita dopo essere stato aggredito in servizio da un immigrato alla stazione di Lambrate nel luglio 2023, l'aveva proposto un anno fa la leghista Sardone e non è passato, ci riprova FdI.