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Lusi, Rutelli attacca: "Si voti sì all'arresto o forconi in Senato"

Il leader di Api ribadisce: "88 milioni di euro? Mai avuto così tanti soldi". E accusa: "Anche altri partiti scomparsi hanno preso i rimborsi"

Lusi, Rutelli attacca: "Si voti sì all'arresto o forconi in Senato"

Dopo che il Riesame ha ipotizzato che i soldi mancanti dalle casse della Margherita siano più di 80 milioni. Già ieri l'ex partito ha smentito che si possa parlare di cifre così alte. "Forse si tratta di un refuso" avevano detto i contabili. Oggi tocca a Francesco Rutelli dire la sua e ribadire che 88 milioni di euro sono troppi. "Non c’è mai stato un momento in cui la Margherita abbia raccolto 88 milioni di euro", ha assicurato il leader di Api ricordando che dal 2006 al 2011 il partito ha ricevuto rimborsi per 79 milioni di euro. "I magistrati operano in pochi giorni e forse vanno a procurarsi informazioni su qualche fonte aperta e non su atti ufficiali".

"Oggi non farò polemiche, cercherò di essere zuccherino. Non so se ci riuscirò", ha esordito Rutelli durante la conferenza stampa convocata per fare "chiarezza" sulla vicenda. L'ex leader della Margherita ha ricordato che oltre al suo partito "anche Verdi, Rifondazione Comunista, Comunisti italiani, Ds, Forza Italia e An, sono partiti scomparsi che hanno continuato a percepire rimborsi elettorali dopo la cessazione della loro attività politica". "Qualcuno di voi ha mai chiesto ai segretari di quei partiti cosa avessero fatto di quei soldi in più ricevuti tra il 2008 e il 2011?", accusa Rutelli.

Parlando poi in particolare dell'ex tesoriere Luigi Lusi, lo accusa di essere passato "da una confessione completa, o quasi, al dire che ha comperato case su mandato del partito". Un cambio di strategia, secondo Rutelli, studiato a tavolino per "cercare di ottenere l’assoluzione del Senato". Per questo il leader di Api si augura che l'Aula voti il sì all'arresto: "Confido che nessuno sottovaluti che se il Senato non si ergesse a tutela dello Stato di diritto, qui fuori arriverebbero i forconi".

Intanto la procura di Roma avvierà un'indagine proprio su Rutelli e sul sindaco di Firenze, Matteo Renzi, accusati da Lusi di diffamazione.

Si tratta in realtà di un atto dovuto e probabilmente sarà archiviato.

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