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Mafia, il "partigiano" Ingroia non digerisce gli elogi al Cav E attacca duramente Grasso

Ingroia furioso contro il super giudice antimafia insulta il Cav. E sulla sua eventuale discesa in politica: "Non mi voglio privarmi di un mio diritto..."

Mafia, il "partigiano" Ingroia non digerisce gli elogi al Cav E attacca duramente Grasso

Il magistrato partigiano torna all'attacco. All'indomani delle aperte critiche del procuratore antimafia Piero Grasso, il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia replica duramente. Non gli è andata giù che il super giudice abbia elogiato l'ex premier SIlvio Berlusconi per la lotta del suo governo contro la malavita organizzata. "Non diamo meriti a chi non ce li ha", ha replicato il magistrato a Un giorno da pecora.

Non si sa se a Ingroia abbia dato più fastidio l'elogio di Grasso al Cavaliere oppure l'aperta critica alla partigianeria con cui il procuratore aggiunto di Palermo fa il giudice. Proprio ieri, alla Zanzara su Radio24, il procuratore Grasso aveva stigmatizzato la partecipazione di Ingroia al comizio dei Comunisti italiani: "Un magistrato non deve far conoscere le sue preferenze politiche". "So di aver esercitato un mio diritto: la possibilità, per ogni cittadino e magistrato, di esprimere in qualsiasi sede il proprio giudizio in materia di Costituzione e di politica della giustizia", aveva replicato ieri, a caldo, Ingroia. Oggi poi è tornato all'attacco assicurando di non aver mai fatto politica: "Ho solo espresso valutazioni sulla Costituzione e Riforma della giustizia, senza attribuire premi speciali a destra e a sinistra, come ha fatto Grasso parlando del premio a Berlusconi. Forse è più politica quella dichiarazione che le mie".

Il vero nemico di Ingroia resta, tuttavia, Berlusconi. Tanto che gli elogi di Grasso non gli sono proprio andati giù. Figurarsi se il procuratore aggiunto di Palermo è disposto ad ammettere che l’aumento dei sequestri ai beni mafiosi è dovuto alle leggi fatte dal governo Berlusconi. A Un giorno da pecora Ingroia è categorico: "Non diamo merito a chi non ce l’ha: da quando i governi sequestrano i patrimoni mafiosi e non è, invece, la polizia giudiziaria e la magistratura a farlo? Non è mai merito del governo in carica perché il governo non ha nessun potere sulla magistratura, che opera in modo autonomo e indipendente". Peccato che la magistrura non faccia le leggi, ma si limita ad applicarla. Peccato che è stato proprio grazie al governo Berlusconi che lo Stato ha potuto colpire duramente la malavita organizzata non solo arrestando numerosi boss della mafia, ma anche sequestrando beni per svariati miliardi di euro.

Tutto questo, però, Ingroia non lo ammetterà mai. Continuerà piuttosto a ripetere che nonfa politica anche quando alla domanda "C'è la possibilità che lei si candidi alle prossime politiche?" risponde "Non posso privarmi in anticipo di quello che è un diritto costituzionale...".

Appunto.

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