Elezioni Regionali 2023

Majorino a cena con i centri sociali: la sinistra cerca voti al Leoncavallo

Pierfrancesco Majorino è il candidato dei centri sociali in Regione Lombardia: la conferma dalla cena di Milano al Leoncavallo

Foto di repertorio
Foto di repertorio

Ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, Pierfrancesco Majorino dimostra di essere il candidato al Pirellone dei centri sociali. Non che servisse una conferma, visto che il nome presentato dal Partito democratico per le prossime elezioni regionali è ben noto, così come sono note le sue posizioni. Ma scorrere la pagina Facebook del centro sociale Leoncavallo e trovarci il volantino che annuncia una cena con Pierfrancesco Majorino appare quanto meno curioso, soprattutto se si considera il fatto che il Leoncavallo opera al di fuori dei paletti della legalità dal 1975.

Questa iniziativa elettorale di Majorino dice della sua idea di politica molto di più di quanto possa fare qualunque discorso e qualunque evento che da qui a febbraio il candidato del Pd potrà fare per cercare di convincere gli elettori a dargli il suo voto. Il candidato rosso più a sinistra che il Partito democratico potesse presentare è alla disperata ricerca di voti, visto che i sondaggi lo danno in inesorabile discesa, quasi raggiunto anche da Letizia Moratti, appoggiata dal Terzo Polo al secondo posto e ben distante da Attilio Fontana, sostenuto dal centrodestra e in odore di riconferma.

Appare quindi evidente la necessità per Majorino di andare alla ricerca di voti laddove sa di poterli trovare, anche perché di fuori di quegli ambienti in pochi si lasciano convincere da un candidato che appoggia palesemente l'illegalità dei centri sociali, che da decenni vengono coccolati dalla sinistra che li considera un bacino elettorale da proteggere. La cena con Majorino a Leoncavallo è prevista per domani, lunedì 23 gennaio.

Come si legge dal post condiviso dal centro sociale, al mattino è previsto l'ennesimo tentativo di sgombero, che si concluderà come al solito con un nulla di fatto, con l'ufficiale giudiziario che entrerà all'interno dell'edificio occupato di via Watteau e, prevedibilmente, rinvierà lo sfratto. È una solfa che si ripete da anni, in loop, e in Leoncavallo sa perfettamente che non ci sarà alcuno sfratto domani. "Al Leoncavallo a colazione c’è lo sfratto, a cena Majorino", si legge nel messaggio social.

Nella descrizione social si specifica che alle 19.30 aprirà la cucina "con ottimi menù a prezzi popolari " ed è inutile star qui a chiedersi se le cucine siano in regola e se vengano emessi regolari scontrini, perché di controlli non se ne vedono da queste parti, a differenza di tutti gli altri locali di Milano che somministrano bevande e cibo. L'appuntamento con Pierfrancesco Majorino è previsto per le 21: "Non possiamo sperare in un cambio di colore verde-rosso senza confrontarci sulle grigie politiche attuate e senza perdere un’occasione di incontro per riflettere su un futuro più rosso".

Silvia Sardone, eurodeputata e commissario cittadino della Lega, ha commentato: "Un incontro elettorale che svela chiaramente il volto estremista del candidato della sinistra. Andare a chiedere i voti a chi occupa abusivamente un immobile da decenni vuol dire che il Pd e il suo candidato sono ideologicamente conniventi con quel bacino di delinquenza legato ai centri sociali". Quindi, l'esponente della Lega ha sottolineato: "Come fa Majorino a ergersi a paladino della legalità e della trasparenza e poi andare ad appuntamenti elettorali in un luogo simbolo del non rispetto delle leggi e delle regole, tra abusivismo e feste senza scontrini e sicurezza?".

Inoltre, Silvia Sardone ha ricordato che Majorino non è l'unico a simpatizzare i centri sociali e che in precedenza Sala e Pisapia hanno tentato di regolarizzare il Leoncavallo, "anche a costo di un notevole spreco di denaro pubblico". Ma non solo, perché l'esponente della Lega ha evidenziato: "Anche ai recenti ambrogini d'oro c'era stato un riconoscimento postumo a una delle famose Mamme Antifasciste del centro sociale Leoncavallo. Insomma è tutto chiarissimo: Majorino è il candidato degli estremisti dei centri sociali.

I lombardi sanno benissimo che è invotabile chi fa patti con chi non rispetta le regole".

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