
Tra pace e riarmo, l’Italia è costretta ad affrontate la crisi in Medio Oriente sia dal punto di vista internazionale sia guardando alle ricadute interne nel dibattito politico nostrano. La sinistra, infatti, vuole usare questo pretesto per sparare a zero contro l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Un esempio di questa faziosità è l’attacco della pentastellata Chiara Appendino durante l’ultima puntata di Dritto e Rovescio, il programma condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4 ogni giovedì sera.
“Le persone scendono in piazza per far sentire la loro voce e dire stop al genocidio che è in corso. Non ha il coraggio di condannare il mandante. Queste persone invece non vogliono spendere soldi in armi. Voi avete deriso queste persone dicendo che manifestare non serve a niente", spiega l'ex sindaca di Torino dal 2016 al 2021. "Chi scende in piazza vuole dire qualcosa e in passato di solito ha funzionato. Bisogna dire stop al genocidio in corso”, attacca l’esponente del Movimento 5stelle.
Il dito è puntato contro Giorgia Meloni, il suo governo di centro destra e, in particolare, Galeazzo Bignami presente in studio. "Io manderei uno di quei signori a manifestare a Teheran, con Hamas e con quella gente lì", esordisce senza tanti giri di parole il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati. Che poi aggiunge: "Non credo che tornino e se tornano rispettano più i nostri valori della democrazia e della patria perché se loro possono dire quello che pensano legittimamente è perché vivono in Italia". Da qui la "voglia di mandarli là", dove - come giustamente sottolinea Bignami - "nessuno protesta contro Hamas".
Il vero problema, secondo l'esponente del governo, è che molti dei manifestanti "si vergognano di essere italiani". Una risposta che mette in luce tutte le contraddizioni della sinistra nostrana soprattutto per quanto riguarda la politica estera.