Manifestazione non autorizzata davanti alla Camera: scontri tra studenti e polizia

Un gruppo di studenti si è ritrovato a Roma per marciare verso la Camera e il ministero dell'Istruzione: bloccati dalla polizia, si sono accesi gli scontri

Manifestazione non autorizzata davanti alla Camera: scontri tra studenti e polizia
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Nuovi scontri a Roma tra studenti e forze dell'ordine. Nella giornata di oggi, un gruppo di giovanissimi si è ritrovato davanti al Pantheon, per poi spostarsi davanti alla Camera e poi muoversi in corteo verso il ministero dell'Istruzione. Hanno accesso i fumogeni al ritmo degli slogan e hanno iniziato a marciare ma non essendo una manifestazione autorizzata ed essendo qauelli obiettivi sensibili, le forse di polizia presenti sul posto hanno sbarrato loro la strada, impedendo di andare oltre. La manifestazione era stata preannunciata via social ma non autorizzata e considerando tutti gli elementi si è preferito evitare che partisse il corteo. Ed è quando i poliziotti hanno impedito la marcia che sono iniziati gli scontri, con gli studenti che hanno tentato di sfondare i cordoni di sicurezza e la polizia che ha reagito.

La manifestazione era stata organizzata dal Coordinamento Autonomo Romano degli studenti, che chiede una "scuola transfemminista" che preveda "l'educazione sessuale e all'affettività" per studenti e docenti. E ancora, un presidio di operatori antiviolenza e carriera alias, oltre a uno sportello psicologico finalizzato "a tutelare la salute mentale di tutte le persone che attraversano la scuola". L'uso delle parole è importante e sostituire la locuzione "frequentare la scuola" con "attraversare la scuola", dà una prima fotografia della delegittimazione che i collettivi di sinistra, ideologizzati dai centri sociali e simili, stanno cercando di perpetrare e diffondere nelle istituzioni scolastiche.

Dopo gli scontri, gli studenti Sono tornati della zona del Pantheon scandendo cori contro la polizia, mentre le forze dell'ordine transennavano la piazza antistante Montecitorio e creavano un presidio per evitare nuove incursioni. "Andiamo al ministero, pretendiamo tavoli di confronto anche con Roma Città metropolitana.

Le occupazioni sono solo all'inizio: questo è solo l'inizio", hanno detto ai microfoni, minacciando chissà quale azione. Il clima nelle scuole, sobillate da piccoli gruppi di antagonisti, si fa sempre più rovente

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