Carlo De Benedetti "è oltraggioso". Marina Berlusconi risponde così a Carlo De Benedetti che in un'intervista a Rai2 ha detto di aver avuto un "danno drammatico" dalla spartizione della Mondadori. "Al contrario. Ebbe solo benefici. Come confermano le sue dichiarazioni di grandissima soddisfazione rilasciate all'epoca", sottolinea il presidente di Fininvest secondo cui "l'ingegnere sintetizza a suo totale uso e consumo la storia del Lodo Mondadori. Fa una sintesi che non ha nulla a che fare con la realtà".
"L’ingegner De Benedetti confida evidentemente che, a forza di ripeterle, le ricostruzioni di comodo finiscano per suonare un pò piu credibili", ironizza Marina Berlusconi ricordando che "la spartizione fu imposta dalla politica alla Fininvest, che in quel momento controllava, oltre ai libri e ai periodici, anche la Repubblica, l’Espresso e i quotidiani locali della Finegil. Noi dovemmo rinunciare alla Grande Mondadori, De Benedetti ottenne una parte molto significativa dell’azienda, sia dal punto di vista economico che del peso politico: la Repubblica, l’Espresso e i quotidiani locali". Poi aggiunge che "non è affatto vero, contrariamente a quanto sostiene l’ingegner De Benedetti, che la Mondadori era nostra e ci è stata portata via corrompendo un giudice. La sentenza della Corte d’Appello di Roma che annullava il lodo Mondadori, dando poi origine a tutta la vicenda, fu emessa da un collegio di tre giudici. Uno di loro venne successivamente ritenuto colpevole di corruzione, a conclusione di una vicenda processuale assai controversa che vide alternarsi assoluzioni e condanne.
Gli altri due giudici non sono mai stati sfiorati dal sospetto, e, più volte interrogati, hanno ribadito di aver totalmente condiviso il verdetto, in piena consapevolezza perch‚ avevano studiato nei dettagli l’intera causa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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