Medici svizzeri sospettati del furto del dossier Schumi

I dubbi della famiglia Schumacher circa il furto delle cartelle cliniche del campione tedesco erano ben fondati. Ieri il procuratore di Grenoble ha confermato l'informazione pubblicata da vari media svizzeri, sostenendo che il dossier era stato rubato durante il trasferimento del campione tedesco da Grenoble all'ospedale di Losanna in elicottero il 16 giugno. Il magistrato ha spiegato al SonntagsBlick che le informazioni rubate si sarebbero ridotte a una lettera di un medico fotografata da un sanitario svizzero durante il viaggio. Quindi non sarebbe stata rubata, come la famiglia temeva, la cartella clinica completa. Questo documento è stato poi offerto a 50.000 euro a diversi media via mail. Diverse persone sarebbero state coinvolte nel furto e dietro lo pseudonimo «Kagemusha» cercavano potenziali acquirenti via mail.

Se la pista degli investigatori sarà confermata, sarebbe «scagionato» completamente l'Ospedale di Grenoble, secondo cui nessuna traccia di furto o di pirateria informatica era stata trovata nei computer. Il giornale 20 minutes.ch ha contattato il servizio di ambulanze nell'Alto Vallese responsabile del trasporto, ma nessun commento: «Abbiamo deciso di non prendere una posizione pubblica sul caso di Schumacher».

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