"Meno tasse, più investimenti e salari più ricchi". Ecco la ricetta di Forza Italia

A dirlo in un'intervista rilasciata ad Affaritaliani è il deputato Maurizio Casasco, responsabile economico di Forza Italia

"Meno tasse, più investimenti e salari più ricchi". Ecco la ricetta di Forza Italia
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"La ricetta economica di Forza Italia in vista della Legge di Bilancio per il prossimo anno punta sull'abbattimento delle tasse per imprese e famiglie, favorire gli investimenti e salari più alti ma senza la ricetta sbagliata della sinistra che penalizzerebbe i lavoratori". A dirlo in un'intervista rilasciata ad Affaritaliani è il deputato Maurizio Casasco, responsabile economico di Forza Italia.

"Nella manovra dovrà esserci la riduzione dell'aliquota Irpef dal 35 al 33% fino a 60mila euro lordi l'anno che costa circa 4 miliardi di euro, che è il cavallo di battaglia di Forza Italia", dice il deputato forzista che, poi, osserva: "Il ceto medio si è caricato sulle spalle la maggior parte del gettito fiscale ed è ora che abbia la doverosa attenzione". Casasco rivela di essersi confrontato con il vice-ministro dell'Economia Maurizio Leo sul tema dell'Ires premiale e di aver "condiviso completamente l'ultimo decreto che semplifica molto quanto fatto lo scorso anno". Secondo il parlamentare azzurro "l'assunzione di personale da parte di un'azienda è solo la conseguenza di maggiori investimenti e di più fiducia per le imprese stesso". Il responsabile economico di Forza Italia ne è sicuro: "Questa fiducia arriva dalla stabilità di governo e anche da interventi che premino gli investimenti, sia in beni sia in ricerca e in sviluppo, che rappresentano la giusta premessa per un aumento dell'occupazione. Gli investimenti - sottolinea - non vanno fatti solo dalle imprese ma anche lo Stato deve considerare, al pari delle imprese, l'investimento come un volano del sistema produttivo".

Casasco è inoltre convinto che si debba "rivedere il fondo per la riduzione delle tasse, istituito nel 2014 e rivisto nel 2022 considerando non solo i fondi derivanti dal recupero delle evasioni ma quanti provenienti dal calo dell'evasione tributaria aumentati grazie al concordato fiscale, dal ravvedimento operoso e dall'aumento dell'occupazione". E ancora: "La riduzione dell'evasione fiscale, pur dovendo essere considerata permanente, con l'aumento delle entrate fiscali deve essere essenzialmente indirizzata alla riduzione delle tasse sempre secondo il concetto che è la leva per lo sviluppo del Paese". Casasco, infine, chiede che venga attivata "la piattaforma del dato anagrafico Inps dell'assistenza, al pari di quello esistente sul sistema pensionistico" perché "attivando questo sistema, razionalizzando le spese e senza tagliare i servizi si possono recuperare 10 miliardi di euro da mettere a disposizione del taglio delle tasse". Sui salari, invece, annuncia: "Stiamo preparando una proposta sull'innalzamento di quelli minimi, come ha spiegato più volte il vicepremier Tajani".

E poi conclude: "In più ci batteremo per l'innalzamento dei livelli di welfare, oltre che per la detassazione degli straordinari e dei premi di produzione che devono essere esclusivamente una scelta liberale del datore di lavoro. E in più occorre anche la detassazione del rinnovo dei contratti con una proposta di legge di cui sono il primo firmatario".

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