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"Mi piace, ha cazzimma". Arisa elogia la Meloni e zittisce gli artisti rossi

A differenza di tanti colleghi rossi a caccia di polemiche per un po' di visibilità, la cantante ha speso belle parole per il primo ministro: "Sui diritti Lgbt è una mamma severa"

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Da Elodie a Giorgia, passando per Ariete e Francesca Michielin (chissà se la Resistenza è ancora operativa), diverse artiste negli ultimi mesi hanno attaccato il premier Meloni e il suo governo per avere un po' di visibilità. Attacchi strumentali il più delle volte per ottenere qualche like. Fortunatamente c'è anche chi preferisce il dialogo alla lotta, incurante delle possibili critiche da parte del mondo arcobaleno: è il caso di Arisa, al centro del dibattito social per le sue affermazioni al programma "La Confessione". Incalzata da Peter Gomez, la cantante si è schierata dalla parte del premier: "La Meloni mi piace perché ha molta cazzimma. Questa cosa andrà contro di me. Una volta ho fatto un discorso dicendo che la signora Meloni mi piacesse. Tutti i miei amici mi avevano sconsigliato di farlo, affermando che sarei stata accusata di essere fascista".

Un grande, grandissimo coraggio da parte dell'artista, considerando le tendenze anti-democratiche di una fetta dell'universo arcobaleno. E proprio sui diritti Lgbt si è soffermata Arisa, che è stata madrina del Pride nel 2022: "Non sono posizioni aperte quelle della Meloni, ma secondo me lei si comporta come una madre molto severa e spaventata". "Si comporta come una madre che non è solo madre di un figlio ma ne ha quattro e allora sembra che lei faccia cose che vadano bene per tutti e quattro i figli, magari penalizzandone uno", ha aggiunto la cantante:"Ci vuole tempo, da parte nostra serve un cambio di atteggiamento: non sempre in lotta, ma in dialogo".

Parole di buonsenso, lontane dalla rissa e dallo scontro verbale esasperato. Discorsi fortunatamente lontani dall'intolleranza di certi pseudo-artisti rossi. Arisa parteciperà ai pride in programma nelle prossime settimane e ha invocato una svolta nell'atteggiamento del mondo arcobaleno: "Vorrei provare ad ampliare un po' la rappresentanza sui media rispetto alla comunità Lgbt, che non è fatta solo di macchiette o scene plateali ma di gente normalissima. Penso che dobbiamo smettere di spaventare, ma dimostrare che siamo gente wow". La cantante genovese ha rimarcato sul punto: "Mi piacerebbe che le persone avessero la pazienza e l'amore di farle capire certe cose, perché lei è veramente una che può portarci ad alti livelli, ha la cazzimma e noi serve una persona così".

Qualche critica sui social network è già arrivata, nessuna sorpresa: ma i contenuti sono di spessore e non saranno di certo offuscati dai soliti soloni, presunti alfieri della democrazia pronti a sfoderare censura e attacchi personali alla prima occasione utile.

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