In treno da Milano a Roma in 2 ore e 20 minuti. È la prossima sfida delle Ferrovie italiane dello Stato che sarà resa possibile dall'arrivo in flotta della nuova generazione di Frecciarossa, i treni Etr 1000 attualmente in costruzione negli stabilimenti della joint venture costituita tra AnsaldoBrera e la canadese Bombardier, vincitrice della gara da 1,5 miliardi per 50 convogli. Il treno ha avuto ieri a Rimini, nell'ambito del Meeting dell'amicizia, il suo primo battesimo, se così si può dire: è stato infatti svelato alle autorità il modello in scala uno a uno della prima carrozza, quella col muso aerodinamico. Il modello, in resina e lega d'acciaio, allestito di tutto punto, sarà visitabile fino al 25 agosto. In settembre sarà esposto alla fiera ferroviaria di Berlino, Innotrans, poi sarà presentato nelle grandi città italiane, quelle che il treno renderà ancora più vicine. Una curiosità: il modello, lungo 20 metri, viaggerà su gomma, in autostrada, come «trasporto eccezionale».
Alla prima inaugurazione di ieri ne seguiranno probabilmente altre, via via che l'ingresso in esercizio si avvicinerà: perché l'arrivo sui binari di questo treno tenacemente voluto dall'ad delle Fs Mauro Moretti (che aveva anche schizzato personalmente il suo muso da locusta), non è dietro l'angolo. Nel 2014 il primo esemplare uscirà dalla fabbrica e prenderà la via delle omologazioni, la cui durata non è esattamente prevedibile. Gli ottimisti dicono che già alla fine di quell'anno potrà circolare, altrimenti sarà per il 2015.
Il Frecciarossa 1000, a quel punto, sarà il treno ad alta velocità più avanzato d'Europa, e la sua scheda tecnica contiene il meglio di quanto ci si possa attendere in termini di aerodinamica, tecnologie, allestimenti, silenziosità, climatizzazione, comfort. Ma sono due le sfide più importanti. La prima è la velocità: il treno è stato concepito per una velocità commerciale di 360 all'ora; oggi è di 300. Al momento del suo ingresso è dunque prevedibile che la rete sarà omologata per il nuovo limite, consentendo quindi una riduzione sensibile dei tempi di percorrenza (detto per inciso, anche Italo di Ntv, il concorrente del Frecciarossa costruito dall'Alstom, è stato concepito per una velocità commerciale di 360 chilometri all'ora). È intuibile che il Roma-Milano in due ore e 20, come preannunciano orgogliosamente le Fs, darà la spallata definitiva al collegamento aereo tra Linate e Fiumicino (oggi il Frecciarossa percorre la distanza tra Milano-Rogoredo e Roma-Tiburtina in 2 ore e 40', Italo dal 26 agosto in 2 ore e 45').
La seconda sfida è ancora più ambiziosa. Il Frecciarossa 1000 nasce «tecnologicamente europeo». Disporrà degli accorgimenti per annullare le differenze nazionali in termini di tensione e segnalamento e poter percorrere le reti di tutte le ferrovie europee (salvo omologazione nazionale, naturalmente). Si tratta di un obiettivo non solo di mercato, ma anche politico. Il Tgv, il treno ad Alta velocità francese, arriva a Torino e a Milano, ma il Frecciarossa non è riuscito a superare le barriere alzate dalla Francia e non ha mai raggiunto Parigi, nonostante i tentativi e gli investimenti specifici sostenuti dalle Fs. Col «1000» non ci saranno più pretesti. Le nostre ferrovie, con una flotta ad Alta velocità quasi raddoppiata (oggi i Frecciarossa-Etr 500 sono 59), potranno varcare i confini e diventare un vero operatore internazionale; in questo senso va ricordato che pochi mesi fa Moretti ha voluto aggiungere al vecchio logo «Ferrovie dello Stato» quell'aggettivo «italiane» che le proietta su uno scenario più vasto di quello nazionale.
Infine, una nota industriale. Un treno di questo livello, vendibile anche ai gestori di altri Paesi, potrà dare nuovo slancio ad AnsaldoBreda (gruppo Finmeccanica), che insieme a Bombardier è la firma italiana di questo ambizioso progetto.
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