Il ministro replica al Giornale «Crolli pilotati? No, coincidenze»

Il ministro Franceschini (nella foto) risponde a distanza all'inchiesta del Giornale che ieri titolava in prima pagina «Altro crollo a Pompei, sospetti sui custodi». Nell'articolo si dava conto di una «strategia sindacale che per ottenere maggiore attenzione da parte delle istituzione passerebbe anche attraverso allarmi pilotati». Insomma, l'ipotesi avanzata dal Giornale è che dietro gli ultimi crolli possa esserci anche la «manina» di qualche «addetto ai lavori». Tesi però smentita dal ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini: «Credo che si tratti di coincidenze, ma inviterei a parlare anche delle cose positive che stiamo facendo e che sono tante».
Così Franceschini ha risposto alla domanda di un giornalista sulle voci di presunti crolli pilotati nel sito archeologico di Pompei.

Franceschini, che ha incontrato il presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, nell'ambito del convegno delle Tv pubbliche europee, ha aggiunto che «l'immagine che viene trasmessa di Pompei è quella di un sito archeologico disastrato. In realtà non è così.
I cantieri ci sono e ci sono anni di ritardo che stiamo tentando di recuperare con il generale Giovanni Nistri, responsabile del progetto “Grande Pompei“».

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