Drag Queen dopo la messa dell’arcivescovo: l'assalto gender non risparmia neanche le sagre

Un’esibizione Drag Queen prevista alla sagra di San Luigi Gonzaga a Modena scatena la protesta di Pro Vita e Famiglia e del Popolo della Famiglia. La Diocesi prende le distanze dall’organizzazione

Drag Queen dopo la messa dell’arcivescovo: l'assalto gender non risparmia neanche le sagre
00:00 00:00

I Gay Pride non gli bastano più. Ora la lobby Lgbt approfitta anche delle sagre paesane per allestire uno spettacolo con tanto di Drag Queen. "È quello che potrebbe succedere domenica 31 agosto in provincia di Modena", si legge in una nota di Pro Vita e Famiglia Onlus che ha indetto una petizione online per fermare l'evento che dovrebbe tenersi" durante la sagra dedicata a San Luigi Gonzaga, per di più dopo la Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo".

Secondo Pro Vita e Famiglia Onlus, "gli attivisti Lgbt hanno capito che le sagre, specialmente d’estate, raccolgono moltissime persone, comprese famiglie con bambini" e, dato che ogni anno si svolgono circa 40mila sagre in tutta Italia, "se non alziamo adesso la guardia e lanciamo l’allarme, - avvertono dalla onlus pro-life - entro pochi anni ogni sagra sarà presa d’assalto dalla Lobby Lgbt". E ancora: "Non possiamo permettere che una delle più belle e sane tradizioni popolari italiane, fortemente intrisa di devozione cristiana, sia strumentalizzata per fare propaganda anti-cristiana". Ma non solo. Lo show delle “Drag Queen” era comparso anche sul sito ufficiale della stessa Diocesi di Carpi, che lo ha poi rimosso spiegando con un comunicato "di - si legge nel comunicato di Pro Vita e Famiglia - non avere alcun ruolo nell’organizzazione della sagra, gestita da una Onlus privata". Nella nota, inoltre, la Diocesi ha ricordato che la parola "sagra" è oggi una denominazione storica e popolare e non ha più alcuna connotazione religiosa diretta: "Anche l’intitolazione a San Luigi Gonzaga, risalente al 1926, ha perso da decenni il suo riferimento esclusivamente religioso".

Nonostante questo, però, la diocesi ha confermato che la messa presieduta dall’Arcivescovo di Modena e Vescovo di Carpi, Mons. Erio Castellucci si terrà come previsto nello stesso giorno dello spettacolo Lgbt. Ma non solo. Si terrà persino poco prima dello show delle Drag queen. "Un accostamento chiaramente molto più che inopportuno: semplicemente inaccettabile", si legge nel comunicato di Pro Vita e Famiglia Onlus dove si sottolinea che "San Luigi Gonzaga, a cui è dedicata la sagra, è considerato dalla Chiesa Cattolica il santo patrono della castità, della purezza e della temperanza, specialmente dei giovani". Insomma, questa esibizione "mette in scena l’ostentazione della provocazione, della trasgressione e della dissolutezza è una doppia offesa al buon senso e alla pietà popolare".

Anche Mirko De Carli, dirigente nazionale del Popolo della Famiglia, si legge sulla Gazzetta di Mondena, ha inveito contro l'evento: "Dopo la scandalosa vicenda della mostra blasfema ora un concerto di Drag Queen? Che succede nel modenese? I fedeli sono disorientati e ci auguriamo che sia solo un errore o una sottovalutazione, una cosa però è certa: questo spettacolo va annullato, ora".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica