Monti: "Vittime della crisi? Colpa di chi l'ha creata" I debiti ammazzano ancora

Dopo aver promesso di battersi per non fare la fine della Grecia, il premier fa lo scaricabarile: "Delle vittime della crisi si preoccupi chi ci ha portato qui". Palazzo Chigi precisa: "Mai parlato di suicidi, ma di conseguenze umane della crisi". Ma il numero dei morti per tasse e debiti sale a 37

Monti: "Vittime della crisi?  Colpa di chi l'ha creata" I debiti ammazzano ancora

La crisi? Colpa di chi non ha fatto le riforme prima. Da quando è diventato premier, Mario Monti non fa che ripeterlo: lui è stato scelto per riparare i danni altrui, le tasse sono necesarie così come i tagli. Così negli ultimi mesi c'è chi lo accusa di tassare troppo, tanto che si sono moltiplicati i suicidi da parte di cittadini vessati dai problemi economici. Ma a preoccuparsene deve essere per il presidente del Consiglio "molto più chi ha portato l’economia italiana a questo stadio che non chi cerca di farla uscire". La frase, che viene dopo quella che il premier ha pronunciato qualche giorno fa, ha destato diverse polemiche, al punto che Palazzo Chigi ha precisato: "Monti non ha parlato di suicidi ma di "conseguenze umane della crisi".

Nel convegno, a cui ha parlato anche del commissario europeo Olli Rehn, Monti ha ridimensionato il suo governo, ammettendo che "la riduzione dello spread non è avvenuta con la velocità che avremmo sperato". Nonostante questo rivendica le sue mosse e critica i partiti che vorrebbero un "pugno sul tavolo" a Bruxelles: "Esiste un’agenda italiana per l’Europa. La situazione era di margine strettissima, quasi pari a zero. Si trattava di non far saltare l’Italia dal punto di vista finanziario. Non era possibile assumere una posizione assertiva ai tavoli di Bruxelles ed imporre una agenda italiana. Abbiamo cercato di evitare questo e di fare da noi, con l’aiuto morale e le indicazioni economiche delle istituzioni europee, ma senza chiedere denaro a nessuno".

Proprio all'Europa, poi, Monti detta la sua linea: basta "studiare" le misure per la crescita, ora bisogna agire "concretamente". Poi ha spiegato: "Cerchiamo una crescita coerente con la disciplina di bilancio: ma non possiamo più solo studiare in vista di misure per la crescita e mi sento di esortare la Commissione a prendere un ruolo attivo e di trascinamento. Troverà un supporter nel governo italiano che oggi nessuno può sospettare incline alla indisciplina".

Sulle amministrative, inoltre, il commento del premier è lapidario:

nonostante la crescita del Movimento 5 stelle, l'agenda del governo non cambia. "Ritengo non abbia conseguenze sulla vita del governo e sicuramente sulla vita di merito del presidente del Consiglio e sulle cose che sono da fare"

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica