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Multe, confisca e intercettazioni: come cambia il decreto sui rave party

L'emendamento del governo limita il reato a chi occupa edifici e terreni con un "concreto pericolo" su droga, sicurezza e igiene. L'ok di Forza Italia: "Accoglie i nostri suggerimenti"

Multe, confisca e intercettazioni: come cambia il decreto sui rave party

Il governo ha mantenuto fede alla linea espressa diverse settimane fa, quando si è detto disponibile ad alcune modifiche del decreto contro i rave party abusivi senza però snaturarne l'ossatura principale. L'emendamento dell'esecutivo infatti riscrive il testo originale, ma intraprende comunque la strada imboccata dalla norma iniziale. Dal punto di vista tecnico è cambiato il numero dell'articolo, non più il 434 bis ma il 633 bis.

Come cambia il decreto contro i rave party

L'emendamento del governo limita il reato a "chiunque organizza e promuove l'invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici e privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento" quando "dall'invasione deriva un concreto pericolo" per la salute o l'incolumità pubblica a causa dell'inosservanza delle norme su droga, sicurezza e igiene.

Si tratta di un chiarimento doveroso che di fatto esclude, ad esempio, le occupazioni degli studenti o le altre manifestazioni pubbliche. In tal modo il nuovo reato 633 bis è riferito a situazioni precise e risulta essere collegato alla violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene negli eventi e a quelle sulle sostanze stupefacenti.

Stando a quanto appreso e riferito dall'Ansa, resta la pena massima di 6 anni per chi organizza o promuove l'occupazione di terreni o edifici per lo svolgimento dei rave illegali: la reclusione va da 3 a 6 anni. Resta intatta anche la possibilità di ricorrere alle intercettazioni telefoniche, circoscritte alle eventuali indagini sull'organizzazione dell'evento. Tra le altre cose è prevista anche una multa da mille a 10mila euro. A ogni modo è "sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato, nonché delle cose che ne sono il prodotto o il profitto".

L'ok di Forza Italia

Fin da subito Forza Italia aveva assicurato di mettersi al lavoro per apportare alcune modifiche al decreto anti-rave party abusivi, puntando in particolar modo a far configurare il reato solo in presenza di una manifestazione con musica e spaccio. In effetti le modifiche vanno in tal senso. Positivo il giudizio di Pierantonio Zanettin, capogruppo in Commissione Giustizia del Senato: "Ad una prima sommaria valutazione mi pare vada nel senso suggerito dai nostri emendamenti".

La Commissione Giustizia del Senato dovrebbe votare gli emendamenti presentati al decreto contro i rave party illegali nella giornata di martedì 6 dicembre. L'approdo del teso è previsto nell'Aula del Senato per lunedì 12 dicembre alle ore 12. Il governo dovrebbe presentare due emendamenti: uno sulla norma contro i mega raduni e un altro sulla riforma Cartabia. A quel punto verranno date 24 ore di tempo per consentire la presentazione dei subemendamenti.

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