La Buvette

Negazionisti climatici? Mi faccia il piacere

In questa puntata ci occupiamo degli attacchi "sinistri" sul negazionismo climatico. Siamo stati a Palombara Sabina, in occasione della Festa dei Patrioti, e abbiamo raccolto le voci di alcuni parlamentari e militanti sul tema

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Negazionisti climatici? Mi faccia il piacere

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Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

Ci risiamo! La sinistra attacca su un nuovo fronte: quello climatico. Per loro la grandine “killer” al nord e gli incendi boschivi al sud sono responsabilità del governo Meloni. Sì, avete capito bene! Per loro, per i sinistri, a destra sono tutti “negazionisti climatici”. Proprio così. Non vi sembra assurdo? Lo sapete, noi de La Buvette vogliamo vederci chiaro e così, approfittando della “Festa dei Patrioti” di Palombara Sabina (giunta ormai alla decima edizione), siamo andati a chiedere a politici e militanti se realmente sono dei “negazionisti climatici”.

“Non vedo per quale ragione si debba dire che la destra non riconosce il problema del clima” - ci dice apparentemente scocciato il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia Tommaso Foti - “diamo delle risposte diverse. Purtroppo la grandine distrugge”. Ma siete preoccupati per quello che sta avvenendo? “Beh, ovvio è una situazione (che comunque ha altri precedenti) che preoccupa”. E alla sinistra che vi accusa di essere negazionisti cosa rispondente? “Loro che accusino, noi prendiamo i voti”.

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Ma l’onorevole Paolo Trancassini ha le idee ben chiare e ribatte alla sinistra: “Non c’è la capacità di misurarsi con la politica! Noi abbiamo attraversato tre governi e noi facevamo sempre massima attenzione ai provvedimenti. Quando dicevamo di “no” dovevamo motivare il perché e, soprattutto, presentare una proposta alternativa. È questo quello che fa la politica”. Insomma, tutte accuse buttate lì per fare confusione. E forse, Trancassini, non ha tutti i torti.

Dopo il fascismo ora spunta il negazionismo. Inspiegabilmente legati. Nonostante gli interventi di Giorgia Meloni a favore di telecamera dove si dice preoccupata da quello che sta accadendo. Insomma, ogni scusa sembra buona per attaccare. Giusto, ma se lo facessero sui temi veri ne acquisterebbero di credibilità e di consenso. “Noi siamo continuamente insultati e additati come se fossimo completamente fuori tema ma invece sono loro ad esserlo, il Pd e il Movimento 5stelle”.

E i militanti intenti a preparare una amatriciana italica cosa dicono? “A noi fa paura quella grandine, nessuno qui nega il cambiamento climatico”. Beh, vorrei ben vedere.

Un fatto è certo ed è innegabile: il caldo dà alla testa.

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