Politica

Nel Pdl falchi e colombe alla guerra dei tweet

Fra Santanchè e Gasparri scambio di messaggi fra ironia e colpi bassi

Nel Pdl falchi e colombe alla guerra dei tweet

Roma - Non è soltanto una lotta senza respiro tra falchi e colombe. Tra coloro, insomma, che credono di interpretare appieno il pensiero del Cavaliere lanciando anatemi e ultimatum da una parte, e coloro che mediano, che cercano soluzioni alternative, che non vogliono far cadere il governo dall'altro. C'è da registrare una filiazione di questo scontro nel battibecco, via social network tra Daniela Santanchè e Maurizio Gasparri. Lei si è risentita per una battuta che il vicepresidente del Senato, e compagno di partito, avrebbe detto subito dopo Ferragosto, «Morire per Berlusconi sì, ma morire per il Twiga no». Con nemmeno tanto nascosto riferimento allo stabilimento di Forte dei Marmi frequentato proprio dalla Santanchè. La replica non si è fatta attendere dopo che ieri giornali e siti internet hanno rilanciato la battuta. Ed è così che su Twitter è comparso un caustico «cinguettìo» della Santanchè: «Una cosa è certa: Gasparri non morirà mai di troppo lavoro». Un messaggio fin troppo chiaro che seguiva a distanza di 24 ore un altro tweet polemico rivolto a coloro (le colombe) che sperano ancora nella mediazione di Letta e, in subordine, del Capo dello Stato («Prendere ordini da Napolitano invece va bene»). Questo battibecco tra i due esponenti del Pdl diventa paradigma di una nuova forma di discussione politica, che sfrutta la ribalta dei social network (più diretta e immediata) invece dei tradizionali comunicati stampa. Più che chiedere al giornalista di assemblare l'ordine esatto del botta e risposta, ci pensa la rete a centellinare il dialogo a distanza con i dovuti tempi. Maurizio Gasparri, ad esempio, replica così alle ironiche beffe della Santanchè: «Difatti sono resistente, lavoro da militante più di tanti altri e non ne morirò. Sono allenato alle battaglie dure».

In questa accesa dialettica politica dietro la «questione personale» si cela, però, un modo diverso di intendere una battaglia politica di primaria importanza. Gasparri mette sul campo la sua lunga esperienza mentre la Santanchè parla al cuore del popolo berlusconiano.

Poi c'è chi come l'eurodeputata Lara Comi, cerca di superare il dualismo falchi/colombe. «Sono nata in Forza Italia - spiega la giovane eurodeputata - ritornare lì per me è solo un piacere nonché un onore. Le divisioni all'interno del Pdl, quando si parla di falchi, di colombe e di tutta la fauna possibile e immaginabile può andar bene ma fanno sorridere perché tutti abbiamo un obiettivo che, ribadisco, è quello di difendere e proteggere il presidente, ma come lo farebbe qualsiasi esponente politico che abbia a cuore e che deve a Berlusconi la presenza in politica».

«Perché è vero che ognuno offre il proprio contributo alla causa ma è grazie al presidente - rileva ancora - che ha fondato Forza Italia che poi ha creato il Pdl che oggi abbiamo ministri, onorevoli, deputati e via dicendo».

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