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Ustica, ennesima giravolta di Amato: "Non ho ritrattato niente..."

Nuove dichiarazioni di Giuliano Amato alla stampa estera in merito alle sue precedenti affermazioni in merito a Ustica: "Ho detto che portavo avanti una delle ipotesi"

Ustica, ennesima giravolta di Amato: "Non ho ritrattato niente..."

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"Non ho ritrattato niente". Amato torna sulla strage di Ustica

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Giuliano Amato torna sulla strage di Ustica e compie l'ennesima giravolta su una questione che da sabato, dopo la sua intervista a la Repubblica, è tornata ad animare gli ambienti politici e culturali: "Dopo aver letto tutto quello che è stato scritto, non ho ritrattato niente". Così ha parlato l'ex presidente del Consiglio intervenendo con la stampa estera, tornando sulle sue dichiarazioni dei giorni scorsi sulla strage di Ustica. "Non ho mai detto che stavo dando la verità" sulla tragedia aggiunge. "Ho detto che portavo avanti una delle ipotesi, specificando che io non avevo alcuna verità da offrire, e che il mio scopo era quello di provocare un avvicinamento alla verità", ha concluso.

Il tono e i termini utilizzati dal giurista in questa occasione sono di tutt'altra forma rispetto a quelli dell'intervista, dove, almeno per come sono state riportate le sue parole, spese come deduzioni, Amato asseriva che l'abbattimento del DC9 di Itavia, un volo civile, fosse stato causato da un missile sparato da un caccia francese, che avrebbe dovuto avere come obiettivo l'aereo di Gheddafi. Infatti, proprio in ragione di quelle parole, a poche ore dall'uscita dell'intervista era intervenuto anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha chiesto al suo predecessore elementi di chiarezza: "Chiedo al presidente Amato di sapere se, oltre alle deduzioni, sia in possesso di elementi che permettano di tornare sulle conclusioni della magistratura e del Parlamento, e di metterli eventualmente a disposizione".

Amato, sempre nell'intervento fatto con la stampa estera, cerca di dare un senso anche alle sue parole su Macron. Su la Repubblica è stato riportato: "Mi chiedo perché un giovane presidente come Macron, anche anagraficamente estraneo alla tragedia di Ustica, non voglia togliere l'onta che pesa sulla Francia. E può toglierla solo in due modi: o dimostrando che questa tesi è infondata oppure, una volta verificata la sua fondatezza, porgendo le scuse più profonde all'Italia e alle famiglie delle vittime". Eppure, a distanza di alcuni giorni da quelle parole, ecco che Amato smentisce se stesso: "Non ho detto a Macron di chiedere scusa, ma che sono scemo? Ho chiesto di occuparsi della cosa". Quindi, in merito alle sue parole dell'intervista, dice: "Non ho alcuna verità.

Volevo solo provocare un avvicinamento a essa".

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