Impedire la decadenza? Si può

La scadenza si avvicina e la tensione si fa alta. Ma l'arresto e la decadenza del Cav da senatore non sono fatti ineluttabili

Impedire la decadenza? Si può

La scadenza si avvicina e la tensione si fa alta. Ma attenzione, l'arresto e la decadenza di Berlusconi da senatore (con tutte le conseguenze personali e politiche che ciò comporta) non sono fatti ineluttabili. Solo la setta dell'Associazione nazionale dei magistrati pensa di avere chiuso per sempre la sua ventennale e personale guerra a Berlusconi (ieri si è pure lamentata che i giornali pubblicano notizie che li riguardano, ci aspettiamo ordini di arresto per chi trasgredisce).

La prova è che, giorno dopo giorno, si fa largo uno schieramento trasversale e autorevole che ha molti dubbi sulle conseguenze dirette e automatiche della sentenza. Le vie d'uscita per rimediare alla porcata giudiziaria ci sono eccome, e non solo perché lo sostiene con forza Berlusconi. Vi risparmio i tecnicismi ma è chiaro che sia Napolitano sia il Senato hanno ampi margini di manovra per evitare che la situazione politica, e forse sociale, precipiti nel caos.

Servono onestà e coraggio, merce rara ma pur sempre reperibile sul mercato della politica. Pensare di cancellare gratis vent'anni di storia e dieci milioni di voti è inaccettabile e offensivo. Se la sinistra intende sfruttare l'occasione in modo ideologico e utilitaristico e farà saltare il banco, il centrodestra non ha paura. Il Pdl più disponibile di così non può essere.

È vero, tra falchi e colombe berlusconiane c'è tensione, volano anche stoccate. Ma non bisogna farsi distrarre dai personalismi. Le colombe stanno cercando, e dicendo, ciò che Berlusconi sarebbe disposto ad accettare come riparazione dell'affronto subito. I falchi ciò che Berlusconi è pronto a fare nel caso i primi fallissero nella missione. Non c'è contraddizione o conflitto tra le due posizioni, la strategia è chiara e le conseguenze pure.

Se dal Quirinale e dal Senato arrivassero segnali di buonsenso, concreti e fattibili in tempi compatibili, non sarà certo il Pdl a fare precipitare la situazione. Se viceversa dovesse permanere la linea dell'intransigenza a prescindere, allora non sarà neppure necessario staccare la spina al governo.

Letta e i suoi si ritroverebbero morti per causa naturale, perché è naturale non armare la mano del tuo assassino. Lo ha capito anche Grillo, il più svelto di tutti, che ieri si è detto disposto ad andare a votare subito con questa legge elettorale. A buon intenditore poche parole.

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