Non sono "solo bambini", il vertice Putin-Trump e Milano: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'inchiesta sull'urbanistica, le speranze dall'Alaska e il Gratosoglio

Non sono "solo bambini", il vertice Putin-Trump e Milano: quindi, oggi...
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- Come finirà il vertice tra Putin e Trump previsto per oggi in Alaska? Se lo sapessi, sarei ricco. Ma due cose sono certe. La prima: due big di questo tipo non si muovono senza un pre-accordo e di sicuro non torneranno a mani vuote, né l’uno né l’altro. Qualcosa insomma succederà, ed è probabile che non sia il miglior patto possibile per il povero Zelensky. La seconda: frotte di giornalisti italiani che avevano programmato una grigliata dovranno ricredersi e lavorare mica poco. Incluso il sottoscritto.

- Qualcuno di voi è forse sorpreso del fatto che i quattro bambini rom che hanno rubato un’auto e ammazzato una donna se ne siano andati via da Milano? Ovviamente no. E sorprende che servizi sociali, procura dei minori o chi per loro li abbiano ri-assegnati ai genitori nonostante l’evidente degrado in cui vivevano. Per chi ha ascoltato l’inchiesta di Pablo Trincia “Veleno” e per chi ha seguito un po’ il caso Bibbiano, fa davvero strano immaginare che proprio stavolta nessuno si sia mosso d’urgenza per trasferirli in case famiglia.

- Ah: dopo che li hanno trovati a dormire per terra in un nuovo campo nomadi o a bordo di un furgone pieno di merce rubata, finalmente è arrivato il provvedimento d’urgenza che li ha tolti ai genitori. Spero per loro che, dopo questa tragedia, possano almeno cambiare le loro vite. Sin qui davvero terribili.

- Ha ragione il figlio della donna uccisa a Gratosoglio: “Era una morte che poteva essere evitata”. E ha ragione anche l’altro: “A 12 anni un minimo di coscienza devi averla, devi sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato”. Se quei ragazzini non sapevano che rubare è reato, che sotto 18 anni non si può guidare l’auto e che se investi una donna devi almeno fermarti a chiedere come sta… beh: allora il problema esiste. Non sto dicendo che vadano sbattuti in cella, sono troppo piccoli per essere pienamente responsabili delle loro azioni. Ma non si tratta di una marachella: hanno commesso qualcosa di enorme, violato regole che i loro coetanei neppure si sognerebbero di infrangere. Certo: la colpa è delle famiglie, o della cultura, che li ha cresciuti così. Ma a 12 anni dovrebbero avere un po' di coscienza.

- Ne ho avuto la prova oggi, leggendo a mio nipote di 10 anni la notizia. La sua reazione: “Guidavano l’auto a 11 anni??? Ma non si può!!”. Ecco. Sta tutta qui la differenza.

- Il Tribunale del Riesame libera cinque dei sei indagati big dell’inchiesta milanese sull’urbanistica. Ed è un durissimo colpo per la procura che ovviamente andrà avanti con la richiesta di processo ma passerà il ferragosto da sconfitta. Nessuno mette in dubbio che i pm debbano indagare se lo ritengono giusto e se hanno una qualche notizia di reato.

Ma l’errore sta nel voler a tutti i costi sbattere qualcuno in cella o ai domiciliari, anche quando non esiste neppure lontanamente il rischio di fuga, di reiterazione del reato o di inquinamento delle prove. Il fatto è che gli arresti, vuoi o non vuoi, fanno più notizia di una "semplice" inchiesta.

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