Le nuove regole per seguire l'Inno d'Italia: come cambia il protocollo

Un decreto del Presidente della Repubblica, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, codifica lo schema da seguire

Le nuove regole per seguire l'Inno d'Italia: come cambia il protocollo
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Con il decreto del Presidente della Repubblica, pubblicato nelle scorse ore in Gazzetta Ufficiale, si definiscono una volta per tutte le nuove regole stabilite per seguire l'Inno d'Italia: secondo lo schema codificato e approvato lo scorso 13 marzo del Consiglio dei ministri, per conferire la corretta solennità a uno dei momenti rapprsentativi e ufficiali più importanti bisognerà infatti stare "in piedi e composti".

"È uno dei simboli rappresentativi della Repubblica Italiana e deve essere eseguito rispettandone il valore storico e ideale", si può leggere nel provvedimento. "Durante l'esecuzione i presenti sono in piedi, in posizione composta, in silenzio oppure partecipando col canto", precisa ancora la nota.

Non solo, dal momento che il provvedimento puntualizza anche le modalità di esecuzione de "Il Canto degli Italiani", più comunemente noto come "Inno di Mameli", individuato come uno dei principali simboli distintivi della Repubblica Italiana. Viene stabilito quindi che "nelle cerimonie alla presenza di una bandiera di guerra o d'istituto, ovvero del Presidente della Repubblica, nonché in occasione delle festività nazionali, in Italia e all'estero, l'Inno nazionale, senza l'introduzione iniziale, è eseguito ripetendo due volte di seguito le prime due quartine e due volte di seguito il ritornello del testo di Goffredo Mameli, come previsto dallo spartito originale di Michele Novaro".

Viene conferita così dignità ufficiale a quello che il 12 ottobre del 1946 fu scelto come inno nazionale pro tempore, ma che in realtà tale è rimasto fino ai giorni nostri, diventando un vero e proprio simbolo della Repubblica. "La partitura e la registrazione audio, eseguita dalla banda interforze, di riferimento per l'esecuzione orchestrale o bandistica dell'Inno, sono pubblicati sul sito istituzionale del Governo, a cura del Cerimoniale di Stato", precisa il comunicato. Nel medesimo portale online, peraltro, vengono pubblicati, quali riferimenti, "gli autografi dello spartito musicale di Michele Novaro e del testo de 'Il Canto degli Italiani' di Goffredo Mameli".

Per quanto concerne gli eventi sportivi di rilevanza non solo nazionale ma anche internazionale, in

occasione di manifestazioni pubbliche o iniziative istituzionali, è contemplata anche la possibilità di esecuzione integrale dell’Inno, con eventuali variazioni di tonalità, voci o accompagnamenti di strumentali diversi.

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