Doppio stipendio addio per ministri e sottosegretari, per un risparmio per le casse dello Stato di 600mila euro. Deputati e senatori, chiamati a far parte del governo, ora non potranno più cumulare lo stipendio con l'indennità parlamentare. Chi invece ricopre incarichi pubblici, una volta ottenuto l'incarico al governo, deve optare per una sola busta paga. I ministri non parlamentari, ma con stipendio pubblico, del governo Letta sono Fabrizio Saccomanni (già direttore generale di Bankitalia), Enrico Giovannini (ex presidente dell'Istat), Flavio Zanonato (sindaco di Padova), Anna Maria Cancellieri (prefetto prima di essere nominata ministro per la prima volta nel governo Monti), Graziano Delrio (ex presidente dell'Anci), Carlo Trigilia (professore universitario). Per loro l'importo lordo dell'indennità, rideterminato dal primo gennaio di quest'anno , è di 9.566 euro.
Il principio è stato ribadito ufficialmente dalla Ragioneria generale dello Stato, attraverso una circolare che ha chiarito anche i tempi di applicazione della nuova tagliola. Il 20 luglio è la data dalla quale scatta del divieto di sommare uno stipendio all'altro, così come è stato disposto dal decreto legge di maggio, poi diventato legge il 18 luglio scorso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.