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"Un omaggio", "Si rivolta nella tomba". Scontro a sinistra su Berlinguer

La nuova tessera del partito dem che raffigura in primissimo piano gli occhi di Enrico Berlinguer è già diventata motivo di scontro a sinistra

"Un omaggio", "Si rivolta nella tomba". Scontro a sinistra su Berlinguer

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Per il Pd, un omaggio. Per i comunisti duri e puri, un oltraggio. La nuova tessera del partito dem che raffigura in primissimo piano gli occhi di Enrico Berlinguer è già diventata motivo di scontro a sinistra. Mentre i piddini rivendicano la scelta con abbondanti profluvi di retorica - "ancora ci ispira", ha detto Elly Schlein in riferimento all'ex segretario del Pci - i militanti col pugno chiuso storcono infatti il naso. E fanno sentire il loro dissenso.

"Enrico Berlinguer, come se già non l'avesse fatto in questi anni, probabilmente si starà 'rivoltando' nella tomba, ancora una volta strumentalizzato da chi, come il Partito Democratico, pur non avendo niente a che vedere con la sua figura e la sua statura morale, ha avuto il coraggio di menzionarlo nella sua nuova tessera del 2024", ha lamentato Matteo Bellegoni, segretario regionale Pci in Liguria. Secondo l'esponente del partito comunista ligure, del resto, "niente della storia e della 'questione morale' di Enrico collima con la continua deriva politica del comitato d'affari che è il Partito Democratico tra Job Acts, smantellamento dell'articolo 18, privatizzazioni, tagli ad istruzione e santità, attentati alla Costituzione...". Insomma: un attacco frontale al partito dem e alla sua segreteria.

E pensare che, invece, nel Pd la nuova tessera dedicata a Berlinguer aveva provocato fermento e giubilo. "Non ce l'ho ancora ma la prenderò. È positivo ricordare Berlinguer, mi sembra un omaggio doveroso. È una delle culture politiche del Pd ma non l'unica", aveva rimarcato nelle scorse ore il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo a L'aria che tira su La7. Prima ancora che il Pci declamasse il proprio niet all'iniziativa dem, il partito guidato da Elly Schlein aveva ricevuto critiche anche da parte Pierluigi Castagnetti, ultimo segretario del Partito popolare italiano e fondatore del Pd.

In un'intervista rilasciata proprio a Il Giornale, quest'ultimo si era sfogato senza mezzi termini. "Non metto in dubbio la forza del pensiero e il profilo di Berlinguer. Ma il Pd non è prosecuzione del Pci. Siamo altra cosa e non possiamo accettarlo", aveva tuonato. E ancora, un affondo alla segreteria del Nazareno: "Se Elly Schlein vuole un partito che sia una versione aggiornata del Pci tanti saluti. Noi non ci siamo.

È una scelta ma si abbia il coraggio di dirlo".

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