Ora Alfano esulta per lo spread basso. Ma per lui non era un grande imbroglio?

Oggi Alfano esulta per il calo dello spread: "Ottimo inizio anno". Ma solo un anno fa, quando Monti era caduto e il differenziale tra Bund e Btp era rimasto a 272, l'allora segretario Pdl lo bollava come un "grande imbroglio". D'Alessandro (Forza Italia): "Le sue parole fanno sorridere con una dose di commiserazione"

Ora Alfano esulta per lo spread basso. Ma per lui non era un grande imbroglio?

Il calo dello spread rappresenta "un ottimo inizio di anno. È una tassa occulta in meno per le famiglie e una base per rilanciare l’economia". Parola di Angelino Alfano, che oggi al Tg2 si è complimentato con il governo di cui fa parte per il risultato raggiunto.

Ma come? Ma non era proprio lui che esattamente un anno fa definiva lo spread un "grande imbroglio"? Era il 4 gennaio del 2013 e Mario Monti si era dimesso da poco. Ci si apprestava alle elezioni e la situazione politica italiana era tutt'altro che stabile. Nonostante questo il differenziale tra Bund e Btp decennali era a 272 punti. Il vicepremier, allora segretario del Pdl, si apprestava a commentare su Twitter.

Eppure, dopo lo strappo con Silvio Berlusconi, sembre proprio che il leader del Nuovo centrodestra abbia cambiato idea, come fa notare il parlamentare di Forza Italia Luca D'Alessandro, che ricorda come già nel luglio 2012 Alfano disse: "Lo spread alto non è colpa di Monti come non era colpa di Berlusconi. Chi lo diceva chieda scusa, perch* il peso che Monti si porta dietro è colpa di chi aveva descritto l’epoca post-berlusconiana carica di troppe attese e l’arrivo di Monti non era quello di un premier ma l’epifania del
salvatore. Ora le stesse persone dicono che la colpa è delle agenzie. C’è una doppia morale".

"Oggi, sentirlo dichiarare che lo spread sotto i 200 punti premia la permanenza al governo dei traditori, fa sorridere con una certa dose di commiserazione", afferma D'Alessandro, "Ci viene da dire, riprendendo le sue parole, che non c’è una doppia morale, ce n’è una tripla: lo spread alto non è colpa di Monti, come non era colpa di Berlusconi, così come lo spread basso non è certo merito di questo governo. Sono le agenzie stabilirlo in modo strumentale e lo stanno facendo anche oggi. Ecco, sempre per citare la parole di Alfano, il grande imbroglio"

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