Un giro di pedopornografia con migliaia di file con minorenni usati per adescare altre ragazzine e farle entrare nel mondo della prostituzione. Ci sarebbe anche questo dietro la vicenda delle due adolescenti romane sfruttate e fatte prostituire anche in una casa del quartiere bene Parioli. Così dopo lo spaccio di cocaina, ceduta alle ragazzine e ai clienti, dietro la torbida vicenda di prostituzione minorile spunta anche il fronte della pedopornografia on line.
Ieri i carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci hanno notificato una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere a Riccardo Sbarra, commercialista di 35 anni, uno degli sfruttatori delle due ragazzine già in cella proprio con l'accusa di sfruttamento e induzione alla prostituzione.
Nell'ordinanza, emessa dal Gip Roma Maddalena Cipriani su richiesta dei Pm Maria Monteleone e Cristiana Macchiusi, Sbarra deve rispondere del reato di pornografia minorile aggravata e detenzione e cessione di materiale pedopornografico. Sul suo pc i carabinieri hanno trovato circa 2.
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