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Padre fugge dall'ospedale per soccorrere il figlio feritoDoveva essere operato

Incurante delle gravi ferite riportate nell'incidente del bus turistico precipitato dal cavalcavia dell'autostrada A 16, Bari–Napoli, all'altezza di Baiano, un padre angosciato per la dìsorte del proprio figlioletto, anche lui a bordo del torpedone, nel pomeriggio di ieri ha chiesto di poter firmare la lettera di dimissioni dall'ospedale Moscati di Avellino, dove era stato ricoverato la notte precedente. Firmata la cartella clinica, l'uomo, 33 anni, bisognoso di un delicato intervento chirurgico, con un parente si è allontanato con un familiare. Destinazione, ospedale Pedatrico Santobono di Napoli. Il figlioletto, 3 anni, si trovava li, ricoverato nel Reparto di Rianimazione. «Tornerò al più presto nel mio ospedale per farmi operare ma devo rivedere mio figlio» ha detto questo padre preoccupato. É ancora in prognosi riservata invece Clorinda Iaccarino, la 44enne sopravvissuta alla tragedia del bus turistico. La donna, che è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico di laparatomia all'ospedale «Moscati» di Avellino, non sa ancora della morte del marito, Antonio Del Giudice, 51 anni, e della figlia Simona, 16 anni, che con l'altra figlia Silvana, erano a bordo dell'autobus che faceva ritorno a Pozzuoli.

Antonio e Simona erano stati trasportati in condizioni disperate all'ospedale «Loreto Mare» di Napoli.

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