Il padre ucciso, i fratelli in prigione. A 16 anni spedito in comunità per sottrarlo a un «destino ineluttabile»

Un nuovo fronte nella lotta contro la 'ndrangheta. Lo ha aperto il presidente del Tribunale per i minori di Reggio Calabria, Roberto Di Bella che, nei giorni scorsi, con la collega Francesca Di Landro ha emesso, su richiesta del pm della Procura per i minori, Francesca Stilla, «un provvedimento limitativo della potestà genitoriale» nei confronti di un ragazzo di 16 anni assolto nell'ambito di un processo per furto e danneggiamento di un'auto. Ma, il presidente Di Bella, ricostruendo la vita del giovane (nato e cresciuto in un ambiente dove ha respirato aria mafiosa fin da bambino), figlio di un uomo ucciso dalla 'ndrangheta, fratello di due giovani condannati per associazione mafiosa è giunto alla conclusione di ritenere indispensabile, sradicare il sedicenne dal suo ambiente familiare, per sottrarlo «a un destino ineluttabile». Il giovane, è stato affidato al servizio sociale per inserirlo subito in una comunità fuori dalla Calabria, i cui operatori professionalmente qualificati «siano in grado di fornirgli una seria alternativa culturale».
Una decisione coraggiosa quella del giudice Di Bella, che certamente non ha fatto piacere ai mafiosi calabresi. La potestà genitoriale alla madre del ragazzo non apparsa «idonea a contenerne la pericolosità come comprovato dalla sorte degli altri figli, come pure il contesto parentale allargato» è stata raccontata dal Corriere della Sera. La Corte d'Appello ha respinto il ricorso e confermato la decisione del Tribunale per i minori reggino.

A Palazzo di giustizia sono certi: il caso del sedicenne spazzato via dalla sua famiglia mafiosa non resterà il solo. . E, se ciò accadesse anche con i ragazzi figli di mafiosi e camorristi?
Tante giovani leve fedeli ai clan verrebbero meno e, quello sarebbe un duro colpo alla criminalita' organizzata.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica