Fa ricorso contro la condanna a versare 160mila euro ma l'appello inizierà nel 2018

Di questo passo, probabilmente, non avremo sentenza del secondo grado prima del 2020

Le storie di malagiustizia raccontate dalle vittime al sito web del "Giornale". Scrivici anche la tua: malagiustizia@ilgiornale-web.it. La porteremo al ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri.

Nel settembre 2004 fu chiamato in causa da una persona che aveva ordinato una imbarcazione presso la ditta individuale di mia moglie. A causa del fallimento della ditta di mia moglie (luglio 2004), il cliente, senza aver avuto l'imbarcazione, perse gli acconti versati e mi coinvolse dicendo che lui aveva fatto il contratto con mia moglie contando sulla mia serietà e patrimonialità. Premesso che io non ho mai gestito gli affari di mia moglie e non sono mai stato suo socio (anzi dal 2002 era in corso causa di separazione perfezionata nel marzo 2003, prima della firma del contratto), fui ritenuto «colpevole» e chiamato a versare l'importo di 160mila euro circa. Appena letta la sentenza i miei legali (inizio 2012) fecero ricorso. L'appello è stato fissato per l'aprile 2018.

Lasciamo stare la sentenza, per me completamente assurda ed ingiusta, ma comunque sentenza c'è stata, fissare l'appello dopo altri 6 anni (siamo dopo 16 anni dai fatti contestati) mi sembra assurdo. Di questo passo, probabilmente, non avremo sentenza del secondo grado prima del 2020, quando io avrò (se ci sarò ancora) 70 anni e la mia controparte 80.... E una eventuale sentenza definitiva a quando?

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