Pagamenti digitali a razzo c’è il sorpasso sul contante

Pagamenti digitali a razzo c’è il sorpasso sul contante
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«I pagamenti digitali sono sempre più diffusi. Negli ultimi cinque anni, infatti, le transazioni dell’e-commerce in Italia sono passate dal 6 al 24% e nel 2024 si è assistito al sorpasso dei pagamenti digitali su quelli in contante». Lo ha detto ieri Alessia Vita, vicecapo della Divisione Normativa, Ricerca e Supporto Tecnico dell’Unità Euro Digitale della Banca d'Italia, intervenendo a un convegno. Secondo i dati relativi sempre al 2024 forniti da Via Nazionale, il contante è sceso al 49% del valore delle transazioni al dettaglio.
Tra il 2019 e il 2024, in Europa la quota di pagamenti online (e-commerce) è salita dal 18 al 36% in valore e dal 7 al 21% nel numero; in Italia, rispettivamente dal 16 al 38% e dal 6 al 24 per cento. Per questi pagamenti, il contante non è un’opzione e si usano soprattutto sistemi non europei come PayPal, Visa e Mastercard. La Corte dei Conti Europea indica, inoltre, che il 40% dei pagamenti e-commerce è regolato con carte, per le quali la quota di mercato combinata di Visa e Mastercard è del 90 per cento.
Vita ieri ha ricordato che l’Euro digitale entrerà in vigore entro il 2029 affiancando banconote e monete senza sostituirle. Non sarà una criptovaluta, ma un mezzo di pagamento sicuro e gratuito, utilizzabile anche offline, con le stesse garanzie del contante e con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dell’Europa da circuiti esteri. «I vantaggi dell’euro digitale riguardano la stabilità della moneta emessa dalla Bce, l’assenza di rischi e il rispetto della privacy, la possibilità di utilizzo anche offline», ha proseguito. Sottolineando che in Europa i due terzi dei pagamenti digitali sono regolati da circuiti esteri, mentre con l’euro digitale si garantirà una maggiore autonomia dell’Europa.
«Un vantaggio – ha aggiunto Vita - che si rifletterà anche sui commercianti che ora si trovano a pagare commissioni alte nei confronti dei circuiti esteri». I limiti del nuovo metodo di pagamento elettronico sono stati evidenziati dalle banche, che temono la perdita di liquidità e la difficoltà di utilizzo da parte degli utenti meno abituati all’uso delle tecnologie.


Per ovviare al problema si sta studiando la possibilità di porre un limite alla quantità di detenzione della moneta digitale e un sistema di assistenza per far conoscere e utilizzare l’euro digitale a quante più persone possibile.

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