É battaglia aperta contro i fumatori che gettano i mozziconi di sigarette per terra. Destra, sinistra, centro. La missione decoro non conosce confini, politici né geografici. Capofila della linea dura contro i fumatori irrispettosi è il sindaco di Parigi. Tanto che Bertrand Delanoe, settimana scorsa, ha chiesto un provvedimento ad hoc al ministero dell'Interno francese: stabilire una multa di 68 euro per i trasgressori, e linee guida apposite per gli agenti. A Parigi, infatti, c'è già una sanzione per chi viene colto in flagrante, 35 euro. Ma, come ha spiegato lo stesso Delanoe, su 21.600 multe staccate lo scorso anno, nessuna risulta a carico dei fumatori negligenti. Colpa di vigili troppo tolleranti o di mancanza di alternative per gli amanti della nicotina?
Per non suscitare polemiche, e vista anche la carenza di apposite griglie spegnitoio nelle strade pubbliche - che spesso generano divertenti siparietti stile: «Dove la spengo, se non per terra?» - Delanoe si è portato avanti. Le pattumiere del centro di Parigi sono state riarredate proprio in questi giorni con un centinaio di gobbe posaceneri, mentre il ministero dell'Interno, dopo il divieto di fumare nei locali pubblici, valuta la proposta del primo cittadino per rendere operativa anche la multa. L'obiettivo è dotare di spegnitoi appositi tutti i cestini della Ville Lumière, sollecitando le società produttrici di tabacco a contribuire; mentre campagne di informazione a tappeto, e due anni di tempo, permetteranno di verificare gli effetti di questa decisione.
L'incremento dei mozziconi abbandonati sui marciapiedi transalpini ha raggiunto i 30 miliardi l'anno, secondo il Wwf. Via dunque al progetto bastone e carota, firmato Delanoe: multe a tappeto come accade già in altre città del mondo. A Londra, una cicca sul marciapiede costa al fumatore 50 sterline. Ammenda piuttosto rara anche Oltremanica, anche se, stando alle statistiche ufficiali, è più diffusa rispetto a Parigi. A Rotterdam la multa per i trasgressori è di 100 euro ormai già da qualche anno. Singapore è invece indiscutibilmente la città modello del decoro urbano, e non solo per quanto riguarda le cicche. Per un mozzicone gettato a terra, i cittadini potrebbero essere costretti a pagare l'equivalente di 1.000 euro, con risultati piuttosto visibili.
Le regole esistono anche in Italia. Tanti i comuni che hanno già introdotto multe per chi getta a terra i mozziconi. Manca invece una legge nazionale, visto che soltanto il codice della strada punisce chi lascia andare, dal finestrino della propria auto in corsa, filtro e quel po' di tabacco che resta ancora ardente. Ecco perché, settembre scorso, la commissione Ambiente della Camera ha avviato l'esame di due proposte di legge bipartisan contro: «Mozzicone e gomma selvaggi». La multa che si prevede di elaborare oscilla da un minimo di 100 a un massimo di 500 euro. Così nel Belpaese la severità è lasciata ai primi cittadini. L'amministrazione comunale di Lecce, ad esempio, ha affrontato il problema delle cicche introducendo sanzioni da centinaia di euro. Ma il record della severità italiana spetta al sindaco di Pollica (Salerno), Angelo Vassallo. Ucciso nel settembre 2010, propose multe record fino a mille euro per i trasgressori.
Il problema affligge anche Atene. La ex sindachessa ed ex ministra degli Esteri, durante le Olimpiadi, dichiarò che ci sarebbe stata una multa di venti euro per ogni cicca abbandonata sui marciapiedi.
Ma dopo il pugno di ferro di Dora Bakoyannis le cose sono tornate come prima: marciapiedi invasi dai mozziconi e pochi soldi nelle casse del Comune per rendere più decorose le strade alla visita dei turisti. Tanto, che i greci di Atene sono pronti a tollerare il fumo nei locali pubblici, piuttosto che essere costretti a spendere denaro per ripulire le strade.twitter: @F_D_Remigis
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