Elezioni Amministrative 2012

Parma, alle urne anche la città commissariata dalla Cancellieri

Dieci volti in lotta per il posto di sindaco. Tra nomi noti della politica locale e "candidati contro" il nuovo primo cittadino della città emiliana. VIDEO

Parma, alle urne anche la città commissariata dalla Cancellieri

Anche il comune di Parma si prepara ad andare alle urne per le elezioni comunali. A sfidarsi per ottenere per i propri candidati la poltrona di primo cittadino della città ben dieci schieramenti. Tre i nomi principali. Paolo Buzzi, capofila del Pdl, supportato anche dal Cantiere Popolare, emanazione tricolore del Partito Popolare Europeo. Vincenzo Bernazzoli, espressione della sinistra parlamentare, confluita su un unico candidato, sostenuto tanto dall'Idv, quanto dal Pd, quanto dai vendoliani di Parma che cambia. Elvio Ubaldi, uomo del centro di Casini, già sindaco della città per due mandati, dal 1998 al 2007, quando sostenne con successo la candidatura di Pietro Vignali.

Accanto ai tre nomi principali a Parma si presentano altri sette candidati. Federico Pizzarotti (Movimento 5 stelle), Wally Bonvicini (Buongiorno Italia | Siamo voi!), Liliana Spaggiari (Partito comunista dei lavoratori), Roberto Ghiretti (Parma Unita), Priamo Bocchi (La Destra), Roberta Roberti (Parma bene comune e Rifondazione partito comunista) e Andrea Zorandi (Lega Nord).

Parma viene da una storia recente politicamente travagliata, segnata dalle dimissioni del suo primo cittadino, Pietro Vignali, espressione di una lista civica sostenuta dal centro destra. La sua amministrazione fu travolta da uno scandalo che fece emergere la disastrosa situazione finanziaria del comune e delle sue società partecipate e da un'inchiesta legata a una storia di tangenti e mazzette, nella quale furono coinvolte diverse persone, tra cui l'assessore alla Scuola Giovanni Paolo Bernini e tre dirigenti comunali.

Dal 20 ottobre scorso a guidare la città è un commissario prefettizio. Nel corso di questi sette mesi si sono avvicendati due commissari. Prima Anna Maria Cancellieri, che già in passato aveva svolto a Parma lo stesso ruolo, quando 17 anni fa si era dimesso l’allora sindaco Stefano Lavagetto. Poi la nomina della Cancellieri a ministro dell'Interno nel nuovo governo Monti e la chiamata di un nuovo "reggente", Mario Ciclosi, che già nel 1994 aveva preso il posto della Cancellieri, nel frattempo chiamata a operare come prefetto a Vicenza.

Le elezioni comunali del 6 e 7 maggio sono quindi per Parma la necessaria occasione per superare un periodo di difficoltà e dare un segnale di cambiamento. Tra i candidati alla poltrona di primo cittadino non mancano però nomi noti della politica locale. Il candidato del Pdl, Paolo Buzzi, era vice sindaco nell'amministrazione uscente. Roberto Ghiretti, capofila di Parma Unita, era assessore allo sport, mentre Elvio Ubaldi, voce dell'Unione di centro di Casini, ha già occupato per due volte la poltrona di sindaco, tirando la volata proprio a Pietro Vignali. Vincenzo Bernazzoli, capofila della sinistra uscito dalla primarie locali, è presidente della provincia di Parma.

Piuttosto nutrita anche la schiera dei "candidati contro", a partire dal grillino Federico Pizzarotti, impegnato sulle battaglie canoniche del Movimento, dal trattamento dei rifiuti all'efficienza energetica. A tenergli compagnia Roberta Roberti (Parma Bene Comune), in prima linea nel movimento di contestazione degli "indignati parmigiani", promotore di diverse manifestazioni fino alle dimissioni dell'ex sindaco Vignali. E Wally Bonvicini, capofila della lista Buongiorno Italia | Siamo voi!, che ha impostato la sua campagna su tematiche come la critica "al sistema", a Equitalia, alla pericolosità dei derivati e all'operato delle banche.

In un frangente già piuttosto delicato per la città emiliana, a guastare il clima pre-elettorale la morte di Pier Angelo Ablodi, consigliere provinciale della Lega Nord, suicida nei giorni scorsi. Ablodi, in una lettera lasciata come spiegazione del suo gesto, si accusa di avere autenticato, come favore per una persona - che non nomina -, firme necessarie alla presentazione della lista della Destra, guidata a Parma da Priamo Bocchi.

Sulla vicenda la procura di Parma aveva già aperto un'inchiesta per falso, dopo la denuncia del pallavolista Claudio Galli

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