La partita di Berlusconi

Grazia sì, grazia no. Governo sì, governo no. Il Cavaliere avrebbe deciso, ma non è ancora tempo di muoversi

La partita di Berlusconi

Tutti a cercare di capire quale sarà la prossi­ma mossa. Berlusconi chiederà o no la grazia? Il Pdl farà o no cadere il governo? Il Pd romperà l’alleanza votando per la de­cadenza da senatore dell’ex premier? E poi la gara a interpretare il messaggio di ieri di Napolitano: ha chiuso a Berlusconi, no ha aperto e via dicendo. Do­mande legittime ma al momento senza risposta. Troppo delicata la situazione, troppo alta la posta perché i giocatori lascino anche solo intuire la ma­no. Più che altro prendono tempo, facendo girare sul tavolo carte tutto sommato inutili, nell’attesa di pescare il jolly che a questo punto può arrivare solo grazie ad un errore dell’avversario. Non sarà una partita lunga, questione di settima­ne per via delle scadenze giuridiche e parlamentari della sentenza. Saranno giorni intensi, ricchi di in­contri e trabocchetti politici e mediatici. Mi è capita­to di vedere in queste ore Silvio Berlusconi per gli au­guri di Ferragosto e posso assicurare una cosa. Non mi è parso né smarrito né impaurito. Anzi, dà l’im­pressione di un uomo sì offeso per l’ingiustizia subi­ta, ma molto deciso a non farsi travolgere. Credo che abbia le idee chiare sul da farsi e che al momen­to le tenga rigorosamente per sé. A sensazione mi sento di escludere che tra queste ci sia quella di an­dare a piagnucolare sotto il Quirinale con il cappel­lo in mano. Se grazia sarà, i motivi pietistici dovran­no rimanere fuori. Quello che il presidente della Re­pubblica potrebbe e dovrebbe fare è ripristinare una situazione di giustizia e democrazia. Il resto po­co interessa perché in ogni caso il popolo dei mode­rati liberali non rimarrà orfano. Sono convinto che Silvio Berlusconi, qualsiasi sarà la sua agibilità fisi­ca e politica, continuerà a essere il leader politico di oltre dieci milioni di italiani. Non a caso tra pochi giorni rinascerà ufficialmente Forza Italia, segno evidente che l’avventura è tutt’altro che al capoli­nea come già ci vogliono fare credere la sinistra e i suoi giornali.E scommetto un’altra cosa. Che nel fu­turo di Forza Italia non ci sarà alcun tipo di larghe in­tese o di compromessi al ribasso.

Vuoi vedere che ancora una volta la macchinazione messa in piedi dalla loggia sinistra-magistratura si rivelerà un boo­merang per gli sciagurati autori? Ps: oggi, Ferragosto, come tutti i giornali ci pren­diamo una giornata di riposo. Torneremo in edicola sabato. Non mancate. Un grosso augurio di buone e serene vacanze da parte di tutti noi de Il Giornale.

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