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Pier Silvio Berlusconi: "La condanna a mio padre indegna di un paese civile"

E sulla grazia: "Il mio pensiero è scontato, ma non lo esprimo..."

Pier Silvio Berlusconi: "La condanna a mio padre indegna di un paese civile"

"Mio padre è sereno, la sua forza continua a stupirmi, ma non riesco a non dire che quello che gli hanno fatto non è da paese civile". Pier Silvio Berlusconi non gira interno alle parole: codanna la sentenza sui diritti tv e non fatica a definirla "assurda". Poi chiosa: "E qui mi fermo...". Tanto che dribbla le domande dei cronisti sulla mancata grazia del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Non voglio entrare nell’agone politico così: il mio pensiero è scontato ma preferisco non esprimerlo in maniera diretta". Di una cosa, tuttavia, il vicepresidente di Mediaset è certo: "Mio padre vincerà anche questa battaglia".

A meno di un mese dalle elezioni europee, Pier Silvio Berlusconi concede poche battute ai cronisti al termine dell'assemblea della società. Passare dall'andamento del Biscione, che nel 2013 è tornato in utile con un attivo di 9 milioni di euro, alla persecuzione giudiziaria, di cui è vittima il padre, è davvero un attimo. "Mio padre è sereno - assicura il vice presidente di Mediaset - ha una forza che continua a stupirmi, dovrà sostenere ancora una volta una battaglia difficilissima, ma è sempre riuscito a sostenere e vincere queste battaglie". Battaglie come la giusta condanna e il successivo affidamento ai servizi sociali. "Non riesco a non dire che quello che gli hanno fatto non è da Paese civile - incalza Pier Silvio Berlusconi - perché stiamo parlando di una sentenza assurda ma qua mi fermo".

Il vice presidente di Mediaset parla poi della mancata partecipazione del premier Matteo Renzi ad Amici. E spiega: "In realtà non è successo nulla. Maria De Filippi mi aveva detto che aveva invitato Renzi ad Amici e che addirittura avrebbe dovuto andare alla prima puntata. Poi per gli impegni di governo non è potuto andare". Giorni fa il presidente del Consiglio ha, poi, fatto sapere che sarebbe stato disponibile per questa settimana. "Noi ne eravamo ben felici - continua Pier Silvio Berlusconi - peccato però che c’è una legge che non consente la partecipazione di personaggi politici in programmi di intrattenimento prima delle elezioni per la par condicio.

Peccato, perché da parte nostra Renzi è sempre il benvenuto e lo sarebbe stato anche ad Amici".

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