Hanno posato dei fiori lungo un marciapiede a Borgotrebbia, nel Piacentino. Ricordano Saada Bachra, marocchina, 57 anni, vittima di un pirata della strada, la numero dieci del 2013. Chi ha investito quella poveretta è un 75 enne, già identificato, accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso. Lui pagherà per il suo errore.
Ma quanti se la cavano scappando senza alcun rimorso?
Sempre di più, secondo i dati l'analisi dell' Osservatorio Il Centauro dell'Asaps, l'associazione sostenitori della Polizia stradale. Nel 2012 le vittime sono state 130 (tre in più rispetto al 2011, +2,4%) e ben 1.111, i feriti (+11,7% rispetto ai 995 dell'anno precedente).
In prevalenza gli autori delle piraterie stradali sono uomini tra i 18 e i 45 anni ma crescono anche le donne pirata, passate dal 5% del 2010 al 12% nel 2012. Resta elevata, in linea col 2011, la percentuale dei pirati stranieri, quest'anno al 24,3%. Le regioni più colpite dal fenomeno: Lombardia (155 episodi), Veneto (97) e Lazio (84).
Questi dati allarmanti riempiono di indignazione ma non spiegano perché un automobilista scappa? Paura, choc, vergogna, l'uso di alcol e droga i moventi di primo piano. A cui si devono aggiungere le sanzioni poco severe che non intimoriscono certo il pirata.
«Per l'omissione di soccorso, le pene sono deboli, da tre mesi a tre anni», commenta Biserni, secondo il quale «questo reato, per l'impatto che ha sull'opinione pubblica, dovrebbe vedere processi veloci e condanne certe».
Ma c'è dell'altro a far scappare a gambe levate chi investe un pedone. Il presidente dell'Asaps, Giordano Biserni ipotizza: «A causa della crisi economica pesante già dal 2010, una delle ragioni che spingono molti conducenti a fuggire può essere la mancanza di assicurazione». Dunque, per carenza di soldi, sempre più gente circola con l'auto senza copertura assicurativa. Un esempio.
In una maxi operazione della Polizia Stradale, su 3.100 veicoli controllati, 185 non erano assicurati. Ossia il 6% del totale.
«L'assicurazione falsa dicono alla Stradale - è spesso il presupposto o l'indizio di crimini più gravi. E c'è sicuramente la crisi economica a spiegare l'aumento della circolazione di veicoli sprovvisti di polizza. Ma spesso dietro assicurazioni false ci sono organizzazioni criminali e dietro assicurazioni mancanti un potenziale pirata della strada».
Ma pizzicare tutti non si può. I controlli scarseggiano e chi è senza scrupoli accetta il rischio. Basta poco a correggere la realtà: si prende il vecchio contrassegno e si taroccare la data, oppure, con una buona stampante, si confeziona l'intero contrassegno. E quando avviene un incidente, ovvio, si scappa. Anche se c'è di mezzo un ferito o un morto.
Il fenomeno è dilagante. Secondo una stima sono circa quattro milioni i veicoli circolanti senza assicurazione sulle strade italiane; 8 ogni 100 veicoli tra auto e moto sono sprovvisti di regolare contrassegno assicurativo. E molto spesso vengono trovate auto con la polizza scaduta o con tagliandi falsificati. Parallelamente aumentano anche i casi di automobilisti che, coinvolti in sinistri stradali, si danno alla fuga.
Il cerchio si chiude.
E a farne le spese ci sono gli automobilisti onesti, quelli che mettono ancora il bigliettino sul tergicristallo se rigano un auto, o che pagano le salate polizze auto, utili anche a coprire (per il 2,5%) il Fondo per le vittime della strada.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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